© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Parole dure quelle che Matteo Salvini pronuncia durante la manifestazione nazionale del fumo elettronico. Sassate contro il governo, contro le lobby, contro le multinazionali del tabacco.
“Non faccio promesse, le fanno tanti. Sono le ultime ore per portare a casa un emendamento positivo per salvare migliaia di posti di lavoro e la salute di tanti italiani sia al Senato che alla Camera. Noi ci proviamo. Non vi nascondo che dietro questa tassa c’è gente che ha tanti soldi e tanto potere, controlla tanti giornali, tante televisioni e dà soldi a tanta gente. Però far pagare 5 euro significa mettere a rischio duemila negozi, un centinaio di aziende, migliaia di posti di lavoro soprattutto la salute di milioni di italiani. Come cazzo si fa a tassare questa cosa? (ovazione)
Hanno provato a dipingervi come un settore di evasori, di delinquenti che non vuole pagare quello che vuole pagare. Sono perfettamente consapevole che pagare il giusto fa parte della richiesta di ciascuno di voi. Però un conto è pagare il giusto, un conto è essere messi fuori mercato, fuori legge, perdere un negozio aperto dopo tanti sacrifici. (applausi)
Mi domando come uno Stato possa fare l’ennesimo favore alle multinazionali del tabacco che non hanno bisogno di altri favori (ovazione)
Voi ci siete, io ci sono. Vado dentro a far casino. Speriamo di vincerla”.