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Arcangelo Bove: “Addio Slovenia, la mia patria è l’Italia”

Arcangelo Bove rientra in Italia. L’azienda leader nella distribuzione di prodotti per il fumo elettronico chiude in Slovenia e riporta stabilimento e capitali entro i confini. Una scelta che va in controtendenza rispetto all’abitudine di delocalizzare verso mercati più convenienti, ma che segna un importante punto a favore per tutto il comparto nazionale. Per fatturato e dipendenti, ArcBo si pone tra le prime tre industrie italiane del settore. La nuova sede amministrativa e operativa sarà ad Airola, in provincia di Benevento, ma avrà snodi in tutta Italia attraverso l’apertura di nuovi punti vendita su strada. L’ingresso in Anafe segna inoltre un’ulteriore scelta di campo nella stretegia aziendale: voler sedere al tavolo con le maggiori aziende del Paese per poter contare, e incidere, anche sulle decisioni politico-istituzionali.

Schermata 09-2457289 alle 16.05.45“Amo ed ho sempre amato il mio Paese – spiega Bove – ma purtroppo qualche anno fa la contingenza economica ci ha costretti a spostarci in Slovenia che in quel momento ci dava più garanzie sia a livello fiscale che di prospettiva commerciale. Basti pensare che ad un certo punto in Italia mi bloccavano tutte le merci alla dogana. Era diventato impossibile continuare a lavorare e sono stato costretto a spostarmi fuori confine. Ora i tempi sono cambiati e con essi anche le condizioni economico-legislative. L’Italia e soprattutto gli italiani mi hanno consentito di ottenere molte soddisfazioni ed è giusto che ora li ripaghi”. E i dipendenti come hanno preso questa decisione? “Ho sempre assunto persone italiane. E per questo anche loro sono felici di poter rientrare in Italia. Sedici su diciotto mi seguiranno nella nuova avventura campana, ben felici di essere protagonisti anche di questa nuova fase. E tra queste ci sono anche due triestini che lasceranno la loro città d’origine per venire a lavorare al Sud”.

Svapoweb è certamente la struttura più importante della galassia imprenditoriale di Arcangelo Bove: negli anni è diventato un punto di riferimento per tutti gli addetti del settore e dei vapers. Uno strumento che gli consente anche di avere il polso della situazione generale del settore. “Analizzando il numero delle iscrizioni al sito e l’origine degli ordinativi possiamo anche risalire al profilo del consumatore medio. Oltre ad avere proiezioni sui consumi nel medio termine possiamo anche prevedere quali saranno i prodotti che segneranno le tendenze del mercato”.

Schermata 09-2457289 alle 15.59.06Questo significa anticipare i movimenti del mercato, una dote che marca la differenza tra chi fa impresa e chi fa commercio. “Sostanzialmente sì. Diciamo che se prima facevamo anche noi commercio ora ci siamo strutturati per fare impresa. E la scelta di aderire ad Anafe va anche in questa direzione. Non ci limiteremo però alla sola distribuzione. Da poco abbiamo lanciato una linea di liquidi e a breve apriremo una catena di negozi fisici”. Negozi fisici col marchio Svapoweb? Non è un paradosso? “No, perché anche i negozi saranno caratterizzati dalla stessa filosofia del sito: rapidità, convenienza, varietà. Ma questo non è un segreto, credo che sia quello che tutti i bravi negozianti fanno già oggi per poter avere successo”.

12047555_1683320745235639_1724123254_nAl Vapexpo di Parigi lo stand di Svapoweb è stato tra i più frequentati. D’altronde dove ci sono gadget ci sono anche i visitatori… “Questo è vero, basti pensare che abbiamo distribuito 5 mila boccette di liquido in omaggio. Ma questo non basta per attirare l’attenzione, altrimenti sarebbe troppo facile. Abbiamo usato la Fiera di Parigi per stringere nuovi accordi e progetti con aziende europee e statunitensi”. Ad esempio? “Tutti i nomi li scoprirete a breve. Per adesso annuncio soltanto l’accordo con la spagnola Mosquevapor di cui siamo diventati fornitori esclusivisti”.

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