Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Gianni Chirico (DeltaVape): vaper per caso, modder per scelta

Ha applicato la conoscenza tecnico-meccanica al fumo elettronico. Nella vita di tutti i giorni è un tornitore meccanico su macchinari a controllo numerico; nel tempo libero si trasforma in uno dei modder più apprezzati del momento. Dalla sua fantasia è uscito Jupiter, tra gli atomizzatori a mesh più innovativi e soprattutto totalmente made in Italy. Gianni Chirico, 34 anni, è il fondatore della Delta Vape, azienda che conduce insieme con Emilio Caruso, socio ma soprattutto amico. Vive a Ceglie Messapica, cittadina nella provincia brindisina.

Come ti sei avvicinato al fumo elettronico?
Inizia tutto nel 2011 quando per cercare di eliminare dalla mia vita le sigarette tradizionali mi sono fatto regalare per Natale da mia madre e dalla mia attuale moglie un kit d’ingresso. Da lì e partito tutto prima con i classici phantom, poi i Ce4, arrivando quindi ai Magoo e Kayfun. Un anno fa la svolta: ho incontrato la mesh e non l’ho più abbandonata.

E come sei diventato modder?
Schermata 2015-09-03 alle 11.06.40Beh, modder lo sono diventato davvero per gioco. Poi l’incontro con Emilio Caruso mi ha spinto a cercare di creare le idee che insieme abbiamo partorito. Il mio lavoro mi fornisce le competenze tecniche ma la passione e la ricerca di un genesis davvero diverso da tutti gli altri ha fatto il resto. Da qui è nato il progetto Jupiter.

Come si passa dall’idea al prodotto finito?
Tutto nasce dalla passione per lo svapo e dalla ricerca costante di qualcosa di diverso e innovativo. Noi  abbiamo cercato, attraverso la nostra idea di svapo che predilige l’aroma, di ricreare l’idea cercando di accontentare il maggior numero di vapers. Il fatto che il nostro genesis dia la possibilità a chi lo utilizza di avere dodici configurazioni diverse dimostra il fatto che volevamo creare il genesis per tutti e non limitato ad una sola categoria. Per intenderci, un atomizzatore che potesse andare bene per tutti gli aromi, dai cremosi ai fruttati, semplicemente intercambiando le tre camere interne dando così la possibilità a chiunque di personalizzare il proprio Jupiter.

Quanto tempo ci si impiega per realizzarlo?
Schermata 2015-09-03 alle 11.35.54Per creare un atom c’è bisogno di parecchio tempo. Si parte da un’idea nella mente, poi si passa alle bozze su carta, quindi si realizza il progetto tecnico vero e proprio con misure tollerate. Dopo aver creato qualche prototipo, si sviluppa la versione Beta da far testare a qualche vaper selezionato.  Quindi una volta individuati eventuali difetti si passa alla correzione e quindi successivamente a una versione definitiva. Dall’idea alla versione definitiva nel caso di jupiter sono passati circa sette mesi, senza tener conto di tutti i contatti con fornitori di vetro, viti, o-ring e tutto quello che serve per assemblare l’atom. Insomma, un lavoraccio che però viene compensato dalla soddisfazione di vedere un proprio prodotto tra le mani dei vapers.

La fase più delicata, però, è la pubblicizzazione e la vendita. Come siete organizzati?
Beh, diciamo che non parlerei proprio di pubblicità e vendita ma di un passaparola tra i vapers. Il progetto viene mostrato attraverso la nostra pagina facebook Delta Vape da lì parte tutto: si condividono i contenuti su altri gruppi che si occupano di svapo e facciamo girare la voce. La vendita vera e propria al momento non esiste: diciamo che a chi vuole possedere uno Jupiter chiediamo un semplice rimborso spese per l’investimento che abbimao affrontato. Non siamo venditori ma semplici appassionati che vogliono condividere la loro creatura con più persone possibili.

In questi ultimi tempi va in auge il cotone. Voi invece restate fedeli alla mesh…
Schermata 2015-09-03 alle 11.34.16E’ questione di gusti. Jupiter è nato per una nostra passione, non potevamo perciò creare un atom a cotone. Io personalmente trovo nella mesh lo svapo più appagante. Poi naturalmente ognuno svapa con il sistema che più predilige. Reputo la mesh il miglior sistema per apprezzare al meglio il gusto dei tanti liquidi presenti sul mercato. L’importante e restare lontani dalle sigarette analogiche.

Altri progetti per il futuro?
Nel calderone ci sono un paio di idee ma che allo stato attuale sono solo tali. Diciamo che nel rispetto della nostra filosofia saranno di certo innovative. Al momento la priorità resta Jupiter e la sua promozione per far sì che più gente possibile possa conoscerlo e magari apprezzarlo utilizzandolo.

Articoli correlati