Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Tpd: chi tace acconsente?

Per molto, forse troppo tempo, l’attenzione delle associazioni di categoria e degli addetti ai lavori è stata catturata dall’imposta sui liquidi, devices e accessori. Un dibattito che si è protratto nel tempo, tra proposte, applicazioni, sospensioni e cancellazioni. Tra qualche successo e qualche “turata di naso” si è arrivati alla situazione normativa attuale, in cui il mercato è destabilizzato. I consumatori in questi ultimi mesi si sono ritrovati a doverne subire i mal di pancia. Negozianti che applicano la tassa per intero, produttori che adottano la soluzione light, rivenditori che ribassano sulle scorte del 2014 – possibile ce ne siano ancora? – agenti plurimandatari scomparsi e poi ricomparsi come responsabili monomandatari. Una palude che inghiotte, lentamente ma inesorabilmente, chiunque abbia la scelleratezza di attraversarla.

Schermata 10-2457297 alle 17.23.53Le quattro associazioni di categoria – Anafe, Assifel, Fiesel, Anide, seppur quest’ultima non formalmente riconosciuta – ai più è sembrato che abbiano giocato un ruolo da comprimari, osservando le mosse del legislatore e muovendosi di conseguenza. Una strategia che li ha portati ad essere sempre inseguitori e mai gli inseguiti. I fior di quattrini spesi in avvocati, consulenti, bolli, udienze e ricorsi sono tutti danari sottratti agli investimenti. Senza investimento non c’è crescita. Senza crescita non c’è sviluppo. Senza sviluppo non c’è futuro. E si torna al punto di partenza. Nell’operato delle associazioni, sia chiaro, non c’è stata malafede tantomeno scorrettezza. Hanno peccato però di inesperienza. E’ mancata loro la scaltrezza di chi invece con gli apparati e le burocrazie è pratico.

Nelle ultime settimane il settore si trova nuovamente sotto attacco. La battaglia sarà decisiva: o si vince oppure bisognerà alzare bandiera bianca e consegnarsi spontaneamente nelle mani degli invasori. La materia del contendere è la Direttiva 2040/14/Ue del Parlamento europeo e del Consiglio, meglio nota come Direttiva europea su tabacco e derivati. Notificata agli Stati membri dell’Unione, ora è in attesa di recepimento ovvero “l’atto di cui si fanno carico gli Stati membri e consiste nell’adozione di misure di portata nazionale che permettano di conformarsi ai risultati previsti dalla direttiva”. A loro volta, le autorità nazionali comunicheranno tali misure alla Commissione. Significa cioé che l’Unione europea pone dei paletti, fornisce linee guida e obiettivi, spetta però ad ogni singolo Stato delineare la strada da percorrere per raggiungere la meta.

Anche noi di Sigmagazine, come del resto tutti gli addetti del settore, abbiamo studiato ed approfondito il testo della Direttiva europea. Abbiamo scelto però di tacere sino a quando il testo italiano sarà reso pubblico e non sarà più una bozza che scivola di cassetto in cassetto dei vari Ministeri e gruppi parlamentari. Al momento circola una bozza datata luglio 2015. E’ prossoché impossibile che sia ancora quella su cui si sta discutendo.

Schermata 10-2457297 alle 17.26.36Nessuno conosce il contenuto dell’ultima versione. Sigmagazine darà il proprio contributo quando il testo sarà definitivo, ovvero quando qualche associazione di categoria decidesse di condividere i contenuti con coloro i quali rappresentano il reale nocciolo duro del settore: i consumatori. Alcune discrepanze all’interno della Direttiva europea sono evidenti, altre sono invece un po’ più sottili, giocate sul filo dell’ambiguità. Servono per far sembrare quello che non è. Sigmagazine nasce per essere un punto di riferimento ma soprattutto un megafono delle istanze del fumo elettronico.

Produttori e rivenditori, vapers abituali e consumatori occasionali: ognuno ha differenti priorità ed interessi ma certamente tutti uniti dalla comune passione per lo svapo. In molti ci hanno contattato per segnalarci punti controversi della Direttiva. Sino a quando però non abbiamo sotto mano il testo italiano definitivo non possiamo (e non vogliamo) esprimerci. Sarebbe buona cosa, sia in ottica di trasparenza che di correttezza nei confronti dei consumatori prima di tutto, che le associazioni provvedano però a diffonderlo il prima possibile. Ne gioverebbe semplicemente il dibattito e, non da ultimo, il settore. Per non essere sempre costretti ad inseguire e dover dire: “Non lo sapevamo”.

UPDATESchermata 10-2457297 alle 18.21.40Anafe Confindustria nelle ore scorse ha diffuso un messaggio in cui spiega la propria posizione: “In questi giorni sono in corso gli incontri e gli scambi di documenti tra gli uffici legislativi dei vari ministeri ed enti. Lo schema di decreto legislativo di trasposizione della direttiva che comunque indirizzerà il mondo dello Svapo per alcuni anni dovrebbe essere emanato dal Consiglio dei Ministri entro la prossima settimana. A quel punto il testo andrà alle commissioni per un parere (non vincolante ma un po’ peserà) e al massimo entro fine novembre dovrebbe andare in Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore pativa ente subito. Al momento la bozza rilasciata dal Ministero della Salute è persino più restrittiva del testo originale della Direttiva stessa (sta accadendo anche altrove e in modi diversi). Prevede ad es. il divieto di vendite online, un’anticipazione del divieto di pubblicità e tariffe legate alla registrazione dei prodotti (oltre a varie assurdità già note). Il tutto accompagnato da zero regole invece per i nuovi prodotti a tabacco “riscaldato”.  Da settimane Anafe Confindustria sta conducendo incontri istituzionali e tecnici, producendo materiale e facendo conunicazione, convinti di portare a casa un risultato (senza dimenticare la tassa). Stiamo però un po’ in silenzio in questi lidi perché qualcuno ci osserva e si attiva di conseguenza. Per dare un’idea, è bastato una piccolissima news su un articolo perché una nota azienda si muovesse per bloccare la cosa, costringendoci ad una fatica enorme in tempi strettissimi. Non possiamo quindi entrare nei particolari, ma per qualsiasi aggiornamenti siamo a disposizione in privato”.

Articoli correlati