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Stanno facendo il giro del web. I documenti dimostrano come le Big Tobacco, in questo caso Bat, abbiano una corsia preferenziale nella discussione con le istituzioni.
Che le lobby in Europa siano regolamentate e ascoltate è un dato di fatto, ma trasparenza e rispetto per i consumatori vorrebbero che gli incontri tra gli organi istituzionali e i vertici delle multinazionali (e le richieste di queste ultime) fossero per lo meno palesi. Come si intuisce dal documento pubblicato da Aiduce France (con testo secretato) non è una comunicazione sporadica ma un vero e proprio scambio di pareri su questioni che invece dovrebbero riguardare proprio la regolamentazione del mercato. Qui la lettera firmata Bat mentre nell’immagine sottostante pubblichiamo gli importi spesi (dati 2011) da multinazionali e associazioni di categoria per difendere i propri interessi in seno all’Unione europea. E’ interessante notare come la Federazione Tabaccai abbia lo stesso numero di lobbisti della Bat (dati 2009), soltanto due in meno di Philip Morris.