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“Affaire diacetile”, dalla Francia lezione di trasparenza

Se la ricerca dell’Università di Harvard in Italia pare non aver avuto seguito, lo stesso non si può dire per la Francia, dove Gaiatrend, la maggiore azienda di produzione di eliquid ha reagito e, in segno di trasparenza nei confronti dei consumatori, ha pubblicato le analisi dei propri liquidi. Non si è difesa dietro comunicati delle associazioni di categoria ma ha redatto di proprio pugno un comunicato stampa aziendale con cui ha diffuso le analisi di laboratorio.

Lo studio dell’Università di Harvard ha esaminato 51 liquidi reperibili sul mercato statunitense. Dunque: non prodotti negli Usa, ma semplicemente reperibili sul mercato. Non sono stati però fatti i nomi dei marchi sotto esame: l’azienda francese ha ritenuto, al fine di sgomberare il campo da possibili sospetti e illazioni, pubblicare quanto rinvenuto sui liquidi prodotti.

alfaliquid1Abbiamo dato mandato al laboratorio Aromalyse, certificato e indipendente, di effettuare regolarmente le analisi sulle sei molecole definite “sensibili” se contenute o sprigionate in seguito a vaporizzazione. Il rapporto ha analizzato i lotti di produzione compresi tra il 14 agosto e il 2 novembre 2015: in nessuno dei loro liquidi è presente traccia di una delle sei sostanze sotto esame”. Gaiatrend tiene a specificare che negli ultimi diciotto mesi ha investito sei milioni di euro nell’attività aziendale e buona parte di esis sono stati rivolti proprio verso la sicurezza e la certificazione.

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