Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Di Scala (Vapit): “Rappresentiamo la parte umana del vaping”

Anche in Italia un’associazione a tutela dei consumatori di prodotti legati al fumo elettronico. Nata sull’onda dell’entusiasmo e del momento di aggregazione avuto in occasione di Vapitaly, il progetto ha ora preso forma e riconoscimento giuridico con la costituzione di Vapit, la prima associazione dei vapers italiani.

12607113_10208119475325532_870096006_n
Corrado Di Scala

Presidente del Consiglio direttivo è Corrado Di Scala, laurea in lingue e comunicazione, 32 anni, national account presso il gruppo editoriale Rcs. Un figura di alto livello che ha deciso di mettersi al servizio del vaping. “Ritengo – spiega Di Scala – che attualmente vi sia una tale frammentazione nel settore che non permette a noi consumatori di partecipare attivamente e contribuire con la nostra opinione. Finora è sempre stata rappresentata solo la parte commerciale, ma non quella umana, i vapers, coloro che per vari motivi dovrebbero essere maggiormente tutelati. Diciamo quindi che voglio evitare che un settore potenzialmente in grado di cambiare la società venga distrutto per giochi di potere e voglia di guadagno facile“.

Come sarà strutturata l’associazione? Parola sempre al neo presidente Di Scala. “Compatibilmente con i tempi di ciascun componente del direttivo, vogliamo nel breve tempo radunare la maggior parte dei vaper, dai più informati fino a quelli saltuari, con l’idea poi di partecipare attivamente e fattivamente a tutto ciò  che riguarda il mondo del fumo elettronico: dalla regolamentazione, alla sicurezza dei prodotti, sino alle limitazioni e destinazioni d’uso e certificazioni dei materiali. Oltre, naturalmente, la tutela dei consumatori su tutti gli acquisti effettuati. Ne sentiamo il bisogno perché i vapers, finora, hanno sempre subìto quanto veniva deciso da altri, siano essi produttori, politici o terze parti, senza però mai poter esprimere la propria opinione. Noi vogliamo essere la loro voce – conclude Di Scala – vogliamo che i prodotti siano tutti sicuri, vogliamo tutelare tutti gli utilizzatori di ecig e vogliamo essere collettore di informazioni per tutti, senza fini o legami economici“. A breve inizierà la campagna di sottoscrizione: la tessera annuale dovrebbe avere un costo di sottoscrizione di circa 10 euro. Il Consiglio direttivo di Vapit è composto da Corrado Di Scala (presidente), Andrea De Mauro Paternò Castello (segretario, a destra nella foto), Michele Fino (tesoriere, al centro nella foto). Gli altri soci fondatori: Diego Goracci, Patrizia Cavalli, Barbara Mennitti, Mosè Giacomello e Andrea Ugolini.

Schermata 10-2457303 alle 18.57.33

Articoli correlati