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Ancora non vogliono commentare l’incidente che ha coinvolto il trentenne britannico Kevin Woodward. I cinesi di Eleaf, la casa produttrice della batteria esplosa in fase di ricarica, vogliono prima capire cosa sia accaduto realmente e soltanto in seguito rendere pubblica la loro posizione. Secondo la ricostruzione fornita dal giovane vaper, nella notte, per cause ancora da accertare, la sua iStick 30 sarebbe esplosa provocandogli gravi ustioni su viso, braccia e tronco.
Woodward ha detto di aver messo in ricarica vicino il letto l’ecig verso le 23. Poi si sarebbe addormentato per svegliarsi verso le 2,30 circa quando il figlio di 3 anni, che era a letto con lui e la fidanzata, doveva andare in bagno. Secondo Woodward questo spostamento avrebbe salvato il figlio, che non era più nel letto dei genitori durante lo scoppio. Circa un’ora dopo, infatti, Woodward si è nuovamente svegliato ma questa volta per dolori lancinanti che sentive al volto e alle braccia. La batteria era scoppiata e le fiamme lo avrebbero avvolto all’istante. I medici hanno detto che è improbabile che sia necessario l’innesto di pelle, ma probabilmente rimarranno evidenti le cicatrici. La prognosi è di sei mesi.
L’iStick è tra le batterie più popolari in tutto il mondo. Bisognerà attendere le perizie tecniche per capire se lo scoppio è stato causato da imperizia o da un difetto di fabbricazione.