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di Stefano Caliciuri
“Si è conclusa, nella tarda mattinata di venerdì 4 marzo, l’attività di controllo che i Carabinieri della Stazione di Airola hanno posto in essere con il supporto di personale dell’Ufficio Doganale di Napoli e Benevento“. Comincia così la nota stampa riepilogativa dell’operazione condotta presso gli stabilimenti della Svapoweb Srl che di seguito pubblichiamo integralmente.
“Si è conclusa, nella tarda mattinata di venerdì 4 marzo, l’attività di controllo che i Carabinieri della Stazione di Airola hanno posto in essere con il supporto di personale dell’Ufficio Doganale di Napoli e Benevento“. Comincia così la nota stampa riepilogativa dell’operazione condotta presso gli stabilimenti della Svapoweb Srl che di seguito pubblichiamo integralmente.
“Si è conclusa, nella tarda mattinata di venerdì 4 marzo, l’attività di controllo che i Carabinieri della Stazione di Airola hanno posto in essere con il supporto di personale dell’Ufficio Doganale di Napoli e Benevento. Al termine delle quali – continua la nota – sono stati deferiti in stato di libertà A.S., 32enne e B.A., 33enne, rispettivamente amministratore unico e socio di una società di distribuzione on line di prodotti liquidi da inalazione (le cosiddette sigarette elettroniche): ad entrambi sono stati contestati gli artt. artt. 648 e 515 del codice penale (ricettazione e frode nell’esercizio del commercio), nonché l’art. 62 – quater c.1 bis del d.lgs n. 504/95 (testo unico sulle accise), in connessione con l’art. 1 del d.lgs c.p.s. del 07.11.1947 n. 1559, per mancato pagamento delle imposte dirette o indirette, previste dall’art. 61 comma 4 del d.lgs 504/95 (testo unico sulle accise), per non avere dimostrato la liceità della provenienza dei menzionati liquidi da inalazione, giacenti all’interno di un magazzino ubicato in una via cittadina, nonché dell’attività – posta in essere all’interno di altro locale ubicato nelle campagne circostanti – di miscelazione, imbottigliamento ed etichettatura, con marchio Gioark da 10 ml, di flaconi di liquido da inalazione. I locali, la merce e le apparecchiature sono stati dunque sottoposti a sequestro, per un contro-valore complessivo pari a circa 1.200.000,00 euro. Le ulteriori verifiche hanno poi consentito di accertare che la ditta risultava avere evaso un’imposta erariale pari a circa 700.000,00 euro, per i soli prodotti contenenti nicotina. E’ stata, infine, interessata l’Arpac per le attività di analisi dei liquidi in sequestro“.