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BorongVape, dalla Malesia alla conquista dell’Europa

Shahabudeen Jalil spiega le strategie future dell'azienda rivelazione del Vapitaly che partono dall'apertura di una sede a Mosca per poi spostarsi in Italia, Austria e Germania.

Il loro incontro con il pubblico italiano è avvenuto durante lo scorso Vapitaly a Verona. I malesi di BorongVape erano gli ospiti giunti da più lontano e c’era una grande curiosità intorno ai loro prodotti. I loro liquidi, infatti, riportavano sapori esotici e fruttati con nomi evocativi di culture lontane. I gusti al Lassi alla frutta (la bevanda a base di yogurt ottima per smorzare l’aggressività delle pietanze piccanti), l’aroma del mango pieno e maturo, la mela combinata all’aloe la facevano da padrone nello stand di BorongVape. Shahabudeen Jalil, uno dei proprietari e direttore dell’azienda di Kuala Lumpur, racconta a Sigmagazine l’esperienza in Italia e gli ambiziosi progetti futuri di BorongVape.

Quando siete entrati nel settore del vaping?
borongvape4Cinque anni fa abbiamo aperto un negozio di sigarette elettroniche e un anno dopo abbiamo deciso di provare a produrre la nostra linea di liquidi ai sapori tropicali malesi. Ci siamo accorti che ci sono grandi opportunità di esportarli nel mercato europeo. Abbiamo iniziato nel 2014 con la Russia e solo quest’anno abbiamo iniziato ad avventurarci nei mercati tedeschi, italiani e austriaci.

Perché la scelta di investire nell’industria dei liquidi?
Perché noi stessi siamo vapers appassionati e vediamo un grande futuro per questo nuovo settore.

Cosa significa Borong?
Significa ingrosso e BorongVape significa ingrosso di prodotti per il vaping.

Come si articola la vostra azienda?
Abbiamo tre punti vendita all’ingrosso in Malesia. Il primo è a Penang, nella parte settentrionale del Paese, il secondo nella capitale, Kuala Lumpur, e il terzo a Johor, vicino Singapore. Il nostro quartier generale si trova a Kuala Lumpur. Il prossimo dicembre, poi, apriremo un nuovo ufficio a Mosca.

borongvapeQuanti liquidi producete e quali sono le vostre aromatizzazioni?
Facciamo più di trenta liquidi diversi, ne produciamo di più o meno di ogni tipo adeguandoci alle richieste del mercato. La maggior parte delle nostre aromatizzazioni sono fruttate, anche se ne produciamo anche di cremose. Ma il mercato malese presenta una grande domanda di liquidi alla frutta.

Quali sono i vostri cavalli di battaglia?
I liquidi che vendiamo di più sono The Ohm, al gusto di melagrana con un tocco di frutti rossi, Bangsawan, una miscela fresca al gusto di fragole dolci e mela verde, che produce molto vapore, e infine Horny Mango, un liquido che sa di Harum Manis Mango, una varietà di frutto molto pregiata originaria della Malesia.

Il fumo elettronico è popolare in Malesia?
La popolarità del vaping nel nostro Paese ha raggiunto il culmine nel 2015, quando si contavano circa un milione di vapers in una comunità di fumatori di cinque milioni. A causa di questo successo lo scorso anno il governo ha iniziato ad attaccare i negozi di sigarette elettroniche per svariate ragioni non correlate al vaping. Questo ha reso la situazione difficile per molti negozianti, mentre le persone avevano paura di acquistare prodotti o di iniziare a svapare. Così la maggior parte delle persone è tornata alle sigarette tradizionali.

Ma qual è la situazione dal punto di vista legislativo?
Per quanto riguarda la situazione legislativa, il vaping si trova ancora nella zona grigia in cui non c’è una legge che lo dichiari legale o illegale. Alcuni lo ritengono legale e continuano a lavorare nel settore e a svapare. Il governo ha promesso che entro la fine di quest’anno redigerà una regolamentazione e un quadro fiscale per il vaping.

Siete un’azienda asiatica, come valutate il mercato europeo?
Per noi è un mercato enorme e importante, perché abbiamo riscontrato una forte domanda di liquidi malesi. Per noi è fondamentale. Dobbiamo però risolvere il problema della logistica e della distribuzione e contiamo di farlo ne giro di sei mesi o un anno al massimo.

Siete stati al Vapitaly di Verona come espositori. Com’è andato l’impatto con il pubblico italiano?
borongvape3Per quanto ci riguarda la risposta al Vapitaly è andata ben oltre le nostre aspettative. Gli organizzatori ci hanno aiutato dal primo contatto fino all’ultimo momento. Si sono dimostrati professionali, esperti e preparati a gestire un evento enorme con 10mila visitatori. L’atmosfera era adatta sia ai più giovani che ai visitatori con qualche anno in più. Non posso che dare cinque stelle all’evento. Nei tre giorni di fiera abbiamo incontrato tantissimi consumatori e altrettanti operatori del settore e tutti erano belle persone che avevano a cuore gli interessi del vaping in Italia. Ho una sola lamentela: abbiamo perso 25 box e centinaia di flaconi di liquidi…

Come faranno ora i consumatori italiani a procurarsi i vostri liquidi?
Consideriamo il mercato italiano importantissimo e ci stiamo adoperando per trovare un partner locale che ci rappresenti qui. Gli italiani hanno dimostrato di amare molto i nostri liquidi.

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