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Le multinazionali del tabacco pare abbiamo fatto quadrato nel sostenere una posizione condivisa sulla sigaretta elettronica. Dopo le dichiarazioni di Hon Lik, inventore della sigaretta elettronica, ora collaboratore di Fontem Ventures – società controllata da Imperial Brand (già Imperial Tobacco) – è la volta di Marina Trani, responsabile Ricerca e Sviluppo di Nicoventures (British American Tobacco) intervenire nel dibattito sulla normativa del fumo elettronico puntando il dito contro le eccessive restrizioni in materia di innovazione. “Regole diverse in diverse giurisdizioni rendono eccessivamente onerosa e costosa l’innovazione, soprattutto per le piccole imprese. Si soffoca la crescita e l’innovazione, che a sua volta potrebbe soffocare il potenziale che questi prodotti hanno per ridurre i danni del fumo“.
Trani ha tenuto l’intervento durante l’Euroscience Open Forum in corso di svolgimento a Manchester. Big Tobacco appare dunque sempre più interessata al mercato del fumo elettronico. Bat per prima, poi anche Jti e Imperial hanno lanciato una loro versione elettronica della sigaretta; Philip Morris invece ha fatto una scelta differente, puntando su una strumento di riscaldamento di vero tabacco. Sia la Tpd che la prossima legge americana della Fda trattano il vaping alla stregua del tabacco. Il vero impegno delle multinazionali, se davvero volessero dimostrare di volersi affiancare e non combattere il settore del fumo elettronico, dovrebbe essere lottare per conquistare una normativa indipendente del fumo elettronico sganciato dal tabacco.