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Le cellule dei polmoni non vengono intaccate dal vapore della sigaretta elettronica risultando quindi immuni ai rischi sottoposti invece dal fumo. Sono le conclusioni a cui è giunta la ricerca coordinata dal professor David Azzopardi – microbiologo e specialista della valutazione del rischio dei prodotti del tabacco – a capo di uno staff di altri sei ricercatori della British American Tobacco. La ricerca è stata pubblicata sul Toxicology Mechanisms and Methods. Per misurare la tossicità, i ricercatori hanno iniettato un marcatore colorato: le cellule in buona salute sono rimaste di colore rosso mentre quelle che cominciavano a morire passavano lentamente ad una tonalità più chiara sino a diventare rosa pallido. Questo perchè le cellule sono in grado di “digerire” il marcatore e assorbirne la colorazione. Le cellule morte invece non sono più in grado di farlo. Con i vapori della sigaretta elettronica i marcatori sono rimasti di colore rosso, ma appena si passava al fumo di sigaretta diventavano rosa. Questo significa che uccidevano le cellule in questione. La ricerca è stata condotta utilizzando sia la Vyp eStick che la Vype ePen, due dispositivi prodotti da Bat.
Un altro studio, dunque, che ribadisce come il vapore della sigaretta elettronica sia molto meno dannoso rispetto al fumo combusto. Un motivo in più per continuare a ribadire con forza che il vapore non è fumo.