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di Stefano Caliciuri
Unire due passioni in un unico grande evento. E riuscire a renderlo originale per esportare la filosofia del vaping anche al di fuori dei terreni soliti.
Vaporart Poker Day si è svolto domenica 9 ottobre all’interno delle sale da gioco del Casinò di Campione d’Italia. Un piano dedicato al torneo di Poker Texas hold’em ed un piano dedicato alla conoscenza della sigaretta elettronica e ad agli assaggi dei liquidi. Le iniziali occhiate perplesse di croupier e cassieri si sono trasformate nel corso della giornata in sguardi carichi di curiosità. I centoventi partecipanti al torneo si sono sfidati a suon di rilanci per oltre nove ore al fine di raggiungere le posizioni più ambite, ovvero le prime trenta che garantivano premi in buoni spesa (dal sesto al trentesimo) o denaro contante (dal primo al quinto). Il torneo è stato seguito in diretta streaming da migliaia di spettatori che hanno potuto apprezzare le varie fasi di gioco in collegamento diretto con il tavolo centrale, intervallato da riprese sugli altri tavoli in occasione di mani particolarmente spettacolari o importanti. Vincitore del torneo è stato Giacomo Fante che si è aggiudicato l’assegno da 2mila euro. Secondo classificato Stefano Calvi, terzo Alberto Bacca e quarto Alessandro Rovetta, primo però tra gli operatori del settore, titolare di una nota catena di negozi. “Mi sono divertito moltissimo e ho anche raggiunto un ottimo risultato. Complimenti all’organizzazione di Vaporart che ha avuto l’intuizione e la capacità di organizzare un evento di questo tipo in una location davvero suggestiva. Spero possa diventare un appuntamento fisso, sia per il vaping che per il poker italiano“. All’interno del Casinò era presente anche un corner dedicato ai cocktail ispirati alle linee Vaporart: tutte le bevande, sia alcooliche che analcooliche sono state realizzate utilizzando gli aromi contenuti nei liquidi.
Il vaping all’interno dei casinò potrebbe essere la vera chiave di volta per sdoganarlo nei luoghi al chiuso. Spesso i responsabili della strutture confondono il vapore con il fumo e quindi estendono il divieto ad entrambi. E’ importante dimostrare loro che, nonostante la presenza di centinaia di vapers, i locali non vengono impregnati di cattivi odori e nell’aria non si formano le classiche “cappe di fumo” . “Per rimanere in tema – commenta alla fine della serata uno stanco ma soddisfatto Stefano Giorgetti, titolare Vaporart insieme al fratello Gianluca – posso dire che abbiamo vinto la scommessa. Volevamo far entrare nel casinò il vaping dalla porta principale e credo che ci siamo riusciti. Il merito va però diviso con tutti coloro che sono venuti fino a Campione d’Italia, partendo da ogni provincia d’Italia. E anche ai responsabili del casinò che sin da subito hanno accolto la nostra idea con grande curiosità. Curiosità che credo sia stata soddisfatta e che da oggi è diventata consapevolezza e, speriamo, condivisione“.