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Riceviamo e pubblichiamo:
Sono uno studente di Economia presso l’Università degli Studi di Torino. Sono appassionato di sigarette elettroniche e da qualche mese a questa parte sto cercando di capire come potrebbero cambiare le cose dopo l’effettiva entrata in vigore della TPD dal 20 novembre. Ad esempio, come faranno i grandi produttori americani a continuare a vendere sul nostro territorio? Come funziona legalmente il fatto di dare un flacone di nicotina a parte, da aggiungere al liquido?
Marco Pangallo
Bisognerà farci l’abitudine. D’ora in poi i liquidi con nicotina per sigarette elettronica saranno disponibili soltanto in flaconi da 10 millilitri e con una concentrazione massima di 20 mg/ml. Al contrario, continueranno a non esserci limiti per i liquidi senza nicotina e per gli aromi concentrati. Facendo leva su questo aspetto, molte aziende hanno cominciato a produrre kit da miscelare: un flacone da 10 millilitri con alta concentrazione di nicotina da miscelare ad una base aromatizzata neutra. Ad esempio: 10 millilitri a 18 mg/ml di nicotina aggiunti a 50 millilitri di base aromatizzata daranno un flacone di 60 millilitri a 3 mg/ml di nicotina. Bisogna però tenere presente due aspetti. La miscelazione non può farla il negoziante; la vendita è vietata ai minori di 18 anni.
Anche le aziende extra Ue dovranno attenersi a quanto stabilito dalla Direttiva. Se vorranno mantenere il mercato italiano dovranno necessariamente adattarsi o con flaconi da 10 millilitri oppure fornendo i kit da miscelare.
Stefano Caliciuri