L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Vaping, nel Regno Unito un vademecum per future mamme

Utilizzare la sigaretta elettronica durante la gravidanza fa male? Ventuno istituzioni e collegi dell’ambito sanitario hanno redatto un documento per spiegare come comportarsi e cosa è meglio evitare.

Sigaretta elettronica e gravidanza è un binomio possibile? Da un po’ le autorità sanitarie inglesi stavano cercando di affrontare lo spinosissimo argomento , che va affrontato con tutte le cautele immaginabili. La tutela della vita ancora in grembo è fondamentale, ma la realtà è che molte donne trovano difficile smettere del tutto di fumare da un giorno all’altro. Infatti dati del 2015 riportano che in Gran Bretagna l’11 per cento delle donne fumava ancora al momento del parto. Per loro, per quelle donne incinta che non riescono a smettere, potrebbero essere d’aiuto le sigarette elettroniche?
La risposta di trova in un opuscolo diffuso da Smoking in Pregnancy Challenge Group, una partnership fra il Royal College of Midwives e il Royal College of Paediatrics and Child Health, rispettivamente le associazioni delle levatrici e dei pediatri britannici. Istituito nel 2012, il gruppo è nato per fornire raccomandazioni aiutassero a combattere il fumo durante la gravidanza. L’opuscolo si intitola semplicemente “Uso della sigaretta elettronica durante la gravidanza” ed è concepita come una guida per le ostetriche e gli altri professionisti della salute. E l’indicazione data agli addetti ai lavori è molto netta: “Se una donna incinta decide di usare una sigaretta elettronica e se questo la aiuta a non fumare, non deve essere scoraggiata a farlo”.
Insomma, anche in caso di gravidanza l’ecig può essere considerato un alleato importante perché sebbene “siano state condotte poche ricerche sulla sicurezza delle sigarette elettroniche in gravidanza, – si legge nell’opuscolo – è altamente probabile che esse siano significativamente meno dannose per una donna in cinta e per il suo bambino delle sigarette”. Mentre è assodato che queste ultime danneggino il feto nell’utero fin dal primo giorno. L’opuscolo informativo ricorda, inoltre che “le sigarette elettroniche non contengono monossido di carbonio né molti delle altre sostanze chimiche dannose contenute nelle sigarette di tabacco”. Ed è per questo – si conclude – che “sebbene non completamente innocue, le sigarette elettroniche comportano una frazione del rischio del fumo per gli utilizzatori e nessun rischio conosciuto per che respira il vapore passivo”.
Il documento si dilunga poi in una serie di domande e risposte, per preparare gli operatori sanitari alle possibili richieste delle donne incinta, oltre ad offrire una sezione più generale con informazioni di base sullo strumento. I contenuti forniti da Smoking in Pregnancy Challenge Group sono stati approvati da ventuno istituzioni e collegi dell’ambito sanitario, fra i quali UK Centre for Tobacco and Alcohol Studies, il Royal College of Obstetricians and Gynecologists e il National Centre for Smoking Cessation and Training.

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