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Sarà pubblicato sul numero di febbraio della rivista scientifica Nicotine & Tabacco Research lo studio condotto da un pool di ricercatori prevalentemente americani sull’esposizione alla nicotina e a determinati cancerogeni e sostanze tossiche nei fumatori che sono passati alla sigaretta elettronica. A guidare l’equipe scientifica è stato Maciej L. Goniewicz del Roswell Park Cancer Institute di Buffalo negli Usa e della Università di Medicina della Slesia in Polonia. Gli altri cinque ricercatori provenivano dagli stessi istituti e dalla University of California di San Francisco. Il loro scopo era di verificare se i vaporizzatori personali mantengono la loro promessa: somministrare nicotina senza le sostanze cancerogene contenute nelle sigarette.
Per farlo i ricercatori hanno misurato con regolarità la presenza di sette metaboliti della nicotina e di 17 biomarcatori di esposizione al fumo di tabacco nelle urine di 20 fumatori, prima e dopo che questi passassero per due settimane ad una sigaretta elettronica del modello pen-style M201. I biomarcatori erano metaboliti delle 13 principali sostanze cancerogene e tossiche del fumo di sigarette. Dei fumatori presi in esame, poco meno della metà – il 45% – ha utilizzato solo la sigaretta elettronica, mentre il restante 55% ha alternato l’ecig alla sigaretta.
L’esame ha dimostrato che i livelli di nicotina nelle urine rimangono pressoché invariati dopo il passaggio dal fumo al vaping e inoltre nel corso della sperimentazione i partecipanti hanno riportato una diminuzione dei sintomi di astinenza e della voglia di fumare. Questo vuol dire che la sigaretta elettronica è efficace per somministrare la nicotina e vuol dire anche – si legge nello studio – che “poiché la nicotina è la sostanza contenuta nelle sigarette che crea dipendenza dal tabacco, la capacità di fornire costanti livelli di nicotina ha implicazioni importanti per la potenziale efficacia delle ecigarette come strumento di riduzione del danno”.
Ma la cosa più importante, forse, è che tutti gli altri biomarcatori sono diminuiti significativamente, molti già dopo la prima settimana di utilizzo dell’ecig. Tanto che i ricercatori concludono: “Dopo essere passati dal tabacco alla sigaretta elettronica, l’esposizione alla nicotina rimane invariata, mentre quella a determinati cancerogeni e sostanze tossiche è significativamente ridotta”. Insomma, questo studio, sebbene – come riconoscono gli stessi autori – sia limitato ad un unico modello di vaporizzatore personale e misuri la presenza solo delle principali sostanze tossiche e cancerogene presenti nel tabacco, dà sicuramente risposte importanti sulla sigaretta elettronica.