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I primi sette anni di Puff, il franchising al passo con i tempi

Fondata il 25 marzo 2010, l'azienda torinese compie sette anni. Nata dalla visionaria intuizione di tre amici, l'impresa oggi è tra i punti fermi del settore del vaping europeo.

Se il 25 marzo di ogni anno gli europei celebrano in pompa magna la firma dei Trattati di Roma, anche nell’ambito del vaping c’è qualcuno che festeggia – più sommessamente ma non senza analogo orgoglio – la propria fondazione. Il 25 marzo 2010 è la data in cui nasce Puff, la catena di rivendite in franchising specializzate in sigarette elettroniche al cui vertice siede Umberto Roccatti, presidente e amministratore delegato. Tra le poche catene che sono riuscite a superare il biennio horribilis 2013-2014, Puff ha avuto la capacità di osservare le dinamiche del mercato e cavalcarle, proponendo hardware e liquidi di ricarica in linea con le tendenze del momento. Anche la scelta dei testimonial dimostra la capacità di orientare il messaggio senza improvvisazioni. È così che sono nate le collaborazioni ad esempio con Paolo Noise e con Luca Argentero: mentre il primo parla ad una platea giovane e giovanile, al popolo della notte e ai “discotecari”, il secondo rappresenta il classico bravo ragazzo, amato dalle donne e simpatico agli uomini. E quando si è voluto raggiungere una moltitudine di gente, puntando anche sull’impegno sociale, ecco che scende in campo, è proprio il caso di dirlo, la sponsorizzazione della maglia della Sampdoria in occasione di un derby benefico a sostegno della ricerca sulla Sla.
Dal giorno in cui Roberto Aimasso – primo “visionario” del gruppo storico che oltre a Roccatti comprende anche Marcello Balestra – scoprì la sigaretta elettronica grazie ad un incontro fortuito con un hair stylist israeliano, di passi ne sono stati fatti molti. La società di amici costituita all’interno di una stanza di via Nizza a Torino è ora una società per azioni con capitale sociale di un milione di euro. La forza dei pionieri di Puff è stata riuscire a coniugare le differenti professioni con la mission dell’azienda: ognuno ha così potuto dedicarsi alla propria area di competenza. L’esperienza da dirigente di multinazionale ha fatto di Roccatti l’immagine istituzionale; la verve di Aimasso è l’immagine comunicativa e promozionale; la compostezza di Marcello Balestra è destinata alla gestione interna.
Puff come sbuffo, alito, respiro. Ma – come è spiegato nel libro “La compagnia del vapore” che racconta la nascita dell’azienda torinese – “anche come bordello in tedesco“.
Umberto Roccatti non fa nulla per nascondere l’orgoglio e la soddisfazione di aver raggiunto in sette anni traguardi molto importanti, sia dal punto di vista aziendale che personale. “Siamo cresciuti notevolmente e oggi la nostra azienda è leader in Italia tra le reti di franchising di vendita di sigarette elettroniche e tra le principali in Europa. Abbiamo 140 Puff Store in Italia, 60 in Europa. Dallo scorso gennaio ad oggi abbiamo già aperto 20 Puff Store in Italia e sono previste altre 60 aperture entro il 2018. Sono molto orgoglioso dei traguardi che abbiamo raggiunto – ha commentato Roccatti – in modo particolare sono fiero che Puff sia oggi un marchio universalmente riconosciuto per qualità, competenza e garanzia“.

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