L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Dalla Nuova Zelanda ennesima ricerca a favore dell’ecig

Nuova ricerca comparativa conferma ancora una volta l'esponenziale minore tossicità della sigaretta elettronica rispetto la sigaretta tradizionale.

Ennesima ricerca dimostra come la sigaretta elettronica sia molto meno nociva della sigaretta tradizionale. Questa volta è redatta da uno staff di ricercatori neozelandese. Le conclusioni sono senza appello: la sigaretta elettronica risulta esponenzialmente meno nociva e potenzialmente in grado di salvare milioni di vite umane.
Gli scienziati dell’Università di Auckland hanno valutato i pericoli provati dalle due forme di assunzione di nicotina applicando il modello analitico proposto dall’ Environmental Protection Agency, ovvero secondo i dettati istituzionalmente riconosciuti. Se la sigaretta elettronica produce soltanto due sostanze ad un livello leggermente maggiore dal consentito: il glicole propilenico e l’acroleina. Per contro, la sigaretta tradizionale causa emissioni ben più elevate di sostanze non propriamente innocue: acetalteide, acroleina, formaldeide, cadmio e nitrosonornicotina.
I ricercatori hanno firmato la ricerca sostenendo dunque che la sigaretta elettronica, pur producendo minime quantità di sostanze tossiche, non raggiunge i livelli di pericolosità del tabacco tradizionalmente combusto. Sottolineano comunque che i risultati devono essere letti con prudenza e che i consumatori devono anche fare attenzione agli strumenti utilizzati per la vaporizzazione. Essi dovrebbero essere sempre verificati e certificati a garanzia di sicurezza. I ricercatori di Auckland hanno infine detto di non aver alcun conflitto d’interesse nel settore, dichiarandosi autonomi e indipendenti rispetto ai produttori e rivenditori sia di sigarette tradizionali che elettroniche.

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