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Inghilterra, governo chiede liberalizzazione del vaping sul luogo di lavoro

Importante presa di posizione in favore del fumo elettronico del governo inglese. Nel programma per il controllo del tabacco le autorità sanitarie si pongono una sfida ambiziosa: ridurre il tasso dei fumatori al 12 per cento.

di Barbara Mennitti

Le prove scientifiche dimostrano con sempre maggiore chiarezza che le sigarette elettroniche sono notevolmente meno dannose del tabacco. Il governo cercherà di aiutare i consumatori a smettere di fumare e passare a prodotti a base di nicotina meno dannosi“. Il governo in questione è quello britannico e la importante presa di posizione in favore del fumo elettronico è contenuta in un documento del Dipartimento per la salute inglese intitolato: Towards a smokefree generation. Nel loro programma per il controllo del tabacco le autorità sanitarie inglesi si pongono una sfida ambiziosa: ridurre il tasso dei fumatori al 12 per cento.
L’obiettivo sembra realistico, visto che sei anni fa fumava più del 20 per cento degli inglesi, oggi ridotti al 15,5 per cento. Si tratta del minimo storico, raggiunto, secondo molti autorevoli osservatori, anche grazie alla comparsa sul mercato della sigaretta elettronica. Nel 2016, infatti, in Inghilterra si contavano oltre due milioni di svapatori che avevano completamente smesso di fumare, mentre altri 470mila utilizzavano l’ecig come strumento per ridurre il consumo di sigarette.
Nel documento si fa espressamente menzione delle norme che regolamentano l’uso dell’elettronica nei luoghi di lavoro. Sebbene le singole aziende e uffici siano liberi di decidere le loro linee di condotta, si raccomanda che queste si basino “su prove scientifiche“. Public Health England – si ricorda – sottolinea che i divieti sul fumo non includono automaticamente il vaping , invitando nemmeno troppo velatamente a non associare la sigaretta elettronica a quella di tabacco. Perché è importante incoraggiare i fumatori a passare all’ecig.
Atteggiamento aperto anche verso i nuovi prodotti del tabacco “che sostengono di ridurre i danni del fumo“. “Siamo aperti alle innovazioni – si legge nel documento – che riducano i danni causati dal fumo e valuteremo se questi nuovi prodotti del tabacco possono ridurre i danni per i fumatori“.
Insomma, la visione delle autorità di sanità pubblica d’Oltremanica si conferma ancora una volta improntata al più sano realismo e, piuttosto che inseguire obiettivi irrealizzabili, preferisce una concreta politica di riduzione del danno. Riconoscendo nella sigaretta elettronica il miglior alleato per arrivare ad una “generazione libera dal fumo”.

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