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“Multinazionali del tabacco influiscono sui comitati Iso e Cen”

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’istituto superiore di sanità olandese.

L’Istituto nazionale olandese per la salute pubblica e l’ambiente (RIVM) lascerà le commissioni NEN, CEN (il coordinatore è l’italiano Riccado Polosa, ndr) e ISO per il tabacco e le sigarette elettroniche con effetto immediato. La ragione principale è la considerevole influenza che l’industria del tabacco esercita all’interno di questi comitati, in cui la tutela della salute pubblica non viene sufficientemente sottolineata. Rimarremo attivo in altre commissioni NEN, CEN e ISO che si concentrano su soggetti diversi dal tabacco.
RIVM è diventato membro dei cosiddetti gruppi di lavoro sul tabacco sei anni fa.
Oltre al RIVM e all’Autorità per la sicurezza dei prodotti alimentari e dei consumatori dei Paesi Bassi, otto delegati dell’industria del tabacco hanno partecipato ai gruppi di lavoro sul tabacco. Questa disparità è diventata più stringente nel corso degli anni. La Convenzione quadro dell’OMS sul controllo del tabacco, che ha un ruolo importante nello scoraggiamento del tabacco, indica un conflitto inconciliabile tra gli interessi dell’industria del tabacco e quelli della salute pubblica.
Un altro motivo per ritirarsi dai comitati del tabacco e delle sigarette elettroniche è la disponibilità di altri metodi per esaminare il contenuto e le emissioni di sigarette e prodotti correlati, rispetto al metodo ISO.
Questi metodi sono stati sviluppati dall’OMS TobLabNet, che sviluppa e convalida metodi indipendentemente dall’industria del tabacco. L’appartenenza di RIVM a TobLabNet consente l’acquisizione e la condivisione delle conoscenze. Lo stesso RIVM possiede una notevole conoscenza sullo sviluppo e la validazione del metodo. RIVM continuerà a utilizzare metodi ISO legalmente prescritti per verificare se i prodotti sono conformi ai requisiti legali.
“Le ragioni della partenza si sono accumulate”, afferma Annemiek van Bolhuis, direttore della sanità pubblica e dei servizi sanitari presso il RIVM. “Abbiamo cercato di tutelare la salute pubblica come membro di questi comitati, ma il predominio dell’industria si è dimostrato troppo grande. Ora siamo in una posizione migliore per servire gli interessi della salute pubblica attraverso un percorso alternativo, vale a dire TobLabNet”.

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