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Sigarette elettroniche, in calo i tabaccosi come liquidi entry level

Uno studio mette in guardia dai propositi di vietare aromi non tabaccosi nei liquidi: potrebbero scoraggiare i fumatori dal passare al vaping.

Limitare l’accesso delle aromatizzazioni non tabaccose dei liquidi per sigaretta elettronica potrebbe scoraggiare i fumatori dal cercare di passare all’ecig”. Uno studio appena pubblicato sulla rivista scientifica Harm Reduction Journal entra prepotentemente nel dibattito in corso negli Stati Uniti sulla possibilità di proibire tutte le aromatizzazioni diverse dal tabacco negli eliquid, come già accaduto a San Francisco. L’idea dietro questa limitazione sarebbe che i vari gusti servirebbero esclusivamente ad attirare i giovani non fumatori verso l’elettronica, mentre per dissuadere i fumatori basterebbero i liquidi che riproducono il sapore della sigaretta. Ma lo sudio condotto dai professori Christoper Russell, Neil McKeganey e Tiffany Dickson dell’Università di Glasgow e Mitchell Nides del Los Angeles Clinical Trials, intitolato “Chancing patterns of first e-cigarette flavor used and current flavors used by 20.836 adult frequent e-cigarette users in the Usa”, dice altrimenti.
I ricercatori si sono dunque concentrati sul primo liquido scelto da chi sceglieva l’elettronica e su quello che utilizzava al momento dello studio, per capire se davvero la loro preferenza esclusiva andava sui liquidi al tabacco. Tramite un sondaggio online, hanno raccolto l’esperienza di 20.836 adulti americani che usano regolarmente la sigaretta elettronica. Il 76,4 per cento di loro aveva completamente abbandonato le sigarette convenzionali e utilizzava sigarette elettroniche ricaricabili. E la cosa più importante è che la fetta di chi non sceglieva un liquido tabaccoso per smettere di fumare è cresciuta nel corso degli anni.
Nel 2011 il 17,8 per cento dei partecipanti aveva acquistato un fruttato come primo liquido, fra giugno del 2015 e 2016 la percentuale era arrivata al 33,5. Di conseguenza la scelta delle aromatizzazioni al tabacco come primo acquisto si era quasi dimezzata nello stesso periodo, passando dal 46 per cento del 2011 al 24 del 2015-16. Anche nel prosieguo della storia dei vaper i liquidi al tabacco non sono i più utilizzati. Al momento dello studio i fruttati erano utilizzati dal 73,9-82,9 per cento dei partecipanti, quelli che richiamavano dolci e dessert dal 63,5 -68,5 per cento, quelli al gusto di caramelle o cioccolato dal 48,7-53,4 per cento. I liquidi al tabacco o al mentolo, che prima del 2013 erano i più utilizzati per smettere, al momento dello studio erano rispettivamente al quinto e al sesto posto fra quelli più utilizzati.
Dunque, lo studio conclude, “aumenta il numero di utilizzatori di sigaretta elettronica americani adulti, passati completamente dal fumo al vaping, che hanno iniziato con aromatizzazioni non tabaccose e che nel tempo sono passati da liquidi al gusto di tabacco a liquidi non tabaccosi”. Per questo, conclude lo studio citando espressamente le misure al vaglio della FDA, limitare l’accesso dei gusti dei liquidi può scoraggiare i fumatori dal passare all’elettronica.

 

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