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Sigarette elettroniche, la stangata statunitense è servita

Nonostante le apparenze, le direttive della Fda sono molto più dure di quanto possa sembrare. Vediamo nel dettaglio cosa si vuol fare e cosa potrebbe "contaminare" tutto il mondo.

È tristemente ironico che in un lungo comunicato pubblicato oggi, il commissario dell’agenzia americana FDA Scott Gottlieb pronunci parole di elogio per la sigaretta elettronica e contemporaneamente comunichi misure drastiche che ne limiteranno la capacità di salvare le vite dei fumatori. Ma Gottlieb sembra aver fatto una scelta chiara, quando dice che gli “è chiaro che per limitare l’accesso ai minori, bisogna limitare anche l’accesso agli adulti che vogliono passare dalla sigaretta di tabacco a quella elettronica”. È un rischio che è disposto a correre per combattere quella che chiama con insistenza “un’epidemia dell’uso della sigaretta elettronica fra i minori”. E pazienza se all’inizio del documento aveva affermato che “sebbene sia la dipendenza dalla nicotina che spinge le persone a fumare, è la combustione che uccide, rilasciando nel corpo umano migliaia di sostanze dannose a livelli pericolosi”. Pazienza se Gottlieb scrive che l’agenzia nell’ecigarette “aveva visto una importante opportunità per i fumatori adulti di passare dai prodotti a tabacco combusto a prodotti di somministrazione di nicotina che non hanno lo stesso livello di rischio”.
Ma, il documento prende una svolta netta quando il commissario afferma: “Voglio essere chiaro, la nicotina non è una sostanza che fa bene. Questo è vero specialmente per i giovanissimi e per gli effetti che ha su un cervello in fase di sviluppo. Ecco perché c’è bisogno di un forte processo di regolamentazione che sottoponga questi nuovi prodotti a un’adeguata serie di step normativi”. Gottlieb concede che “questo potrà creare ostacoli agli adulti che usano l’ecig. Sono i compromessi che dobbiamo accettare. Ma il rischio per i giovani è la nostra priorità”. E “l’FDA – continua – non tollererà che un’intera generazione di giovani diventi dipendente dalla nicotina, per garantire agli adulti l’accesso a quegli stessi prodotti”.
E sebbene che sull’emergenza di questa epidemia dell’uso dell’ecig fra i giovanissimi non ci sia consenso unanime, l’FDA annuncia di stare considerando misure drastiche. Come quella di ritirare immediatamente dal mercato tutti i liquidi aromatizzati, o di revocare la proroga al 2022 per la richiesta di autorizzazione dei prodotti del vaping che erano già sul mercato fino all’8 agosto 2016. Due misure che da sole stravolgerebbero il mercato statunitense del vaping.
Gottlieb punta apertamente il dito contro l’industria di settore, colpevole secondo lui di non aver mai affrontato seriamente il problema dei giovani, ma anzi di aver ignorato i numerosi avvertimenti, trattando la questione come “una sfida di public relations”, ignorando i suoi obblighi legali. Il momento del dialogo è finito, scrive il commissario, e annuncia che l’Agenzia ha già inviato lettere a JUUL, Vuse (British American Tobacco), MarkTen (Altria), Blu e-cigs (Imperial Tobacco Group) e Logic (Japan Tobacco), che rappresentano il 97% del mercato americano delle sigarette elettroniche. Le aziende hanno 60 giorni per presentare un piano convincente che intendono attuare per impedire la diffusione dei loro prodotti fra i giovani. Quello che ci si aspetta è che “questi brand ripensino le loro prassi di vendita e di marketing, compresa la vendita online; smettano di distribuire i loro prodotti a rivenditori che vendono ai minori; ritirino alcuni o tutti i loro liquidi aromatizzati”. In attesa della risposta, l’FDA continuerà a indagare su rivenditori e siti di vendita online, avvalendosi “di tutti gli strumenti di legge penale e amministrativa”. “Dicono di essere cambiati dai tempi di Joe Camel – dice Gottlieb – è ora che dimostrino un impegno concreto per tenere i loro nuovi prodotti lontano dai minori e trovino un modo per invertire il trend”.
Insomma, per l’industria del vaping americano si preannunciano tempi molto duri. Ma in conclusione del comunicato il commissario afferma di credere ancora nell’opportunità che i prodotti senza combustione rappresentano per i fumatori – “Crediamo nella riduzione del danno” dice Gottlieb – fa sperare che si possa trovare un compromesso che salvi tutti. I giovani e i fumatori adulti.

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