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Consumatori sigarette elettroniche: “Dal Governo un silenzio assordante”

L'associazione dei consumatori Anpvu ha inoltrato una comunicazione formale ai maggiori rappresentanti del governo e del parlamento per "rivestirli di responsabilità" e ricordar loro "gli impegni assunti".

In vista della votazione in Commissione Finanze al Senato dell’emendamento che potrebbe ridurre drasticamente l’imposizione fiscale sulle sigarette elettroniche, l’associazione dei consumatori Anpvu ha inoltrato una comunicazione formale ai maggiori rappresentanti del governo e del parlamento per “rivestirli di responsabilità” e ricordar loro “gli impegni assunti“.
L’assordante silenzio sulle sorti dell’emendamento inserito in Legge di Bilancio– si legge –  dopo l’esultanza mediatica, pone noi Consumatori in allarme; non vorremmo che alla fine venisse solo modificato in maniera superficiale lo stato delle cose, disattendendo gli impegni presi in campagna elettorale. Esprimiamo la nostra preoccupazione sulla possibilità che l’emendamento, per quel che riguarda il settore del vaping, possa non essere approvato o possa venire modificato, vanificando il tentativo che in Italia si accetti l’utilizzo dei vaporizzatori personali come strumento per la riduzione del danno da fumo, ostacolando l’approccio a tali sistemi da parte di fumatori che hanno preso consapevolezza dei gravissimi danni fumo-correlati.  Rivendichiamo con forza al Governo ed ai Senatori che hanno presentato l’emendamento, la necessità dell’abolizione totale della tassa sui consumi, l’uscita da AAMS, in quanto l’OMS ha stabilito che i prodotti del vaping non sono assimilabili ai prodotti del tabacco, e il ripristino delle vendite on-line di tutti i prodotti e i liquidi da svapo“. Nella lettera si richiama anche l’articolo 32 della Costituzione volto a garantire la salute come inviolabile diritto dell’individuo.
Con una tassazione simile a quella attuale– continua l’associazione Anpvu – si mette in ginocchio un settore economico in crescita, che vede nei negozianti un supporto fondamentale per chi voglia smettere di fumare e nella produzione l’eccellenza italiana che ormai siamo abituati a riscontrare in ogni campo. Cosa più importante, la tassazione vigente vanifica il tentativo di evoluzione dei costumi e delle tecnologie atte ad un miglioramento generale dello stile di vita della società. Siamo consci che in gioco ci sono interessi economici forti ma ribadiamo che su tutto dovrebbe prevalere ed essere più forte l’interesse per la salute del cittadino; il tema non è, quindi, di natura prettamente economica”. La lettera si conclude con una richiesta di incontro urgente in sede governativa.

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