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Sigarette elettroniche, si apre uno spiraglio nel muro della Thailandia

Nel Paese che proibisce il possesso dell'ecig con il carcere, si fanno strada le istanze per legalizzare il vaping.

Lo scorso giugno si guadagnò il titolo di Paese peggiore per i vaper nella classifica stilata dalla rete delle associazioni dei consumatori Innco, a margine del Global Forum on Nicotine 2018 . E non si può dire che sia un titolo immeritato. La Thailandia, infatti, riesce a distinguersi per le sue politiche contro la sigaretta elettronica persino in un contesto proibizionista come quello asiatico. Dal 2014, infatti, il Ministro del commercio thailandese proibisce la produzione, l’importazione, la vendita e anche il possesso di sigarette elettroniche e prodotti del vaping. Misure che sono costate l’arresto non solo di molti locali, ma anche di più o meno ignari turisti, che erano entrati nel Paese con il loro vaporizzatore personale.
Eppure qualcosa potrebbe muoversi anche nell’inferno dei vaper. La Thailandia adotterà presto il pacchetto neutro con immagini shock e avvertenze di pericolo per le sigarette di tabacco, come misura per scoraggiare i fumatori. Ma nel dibattito è riuscita a inserirsi l’associazione End Cigarette Smoke Thailand, chiedendo di togliere il divieto sulle sigarette elettroniche e di promulgare una regolamentazione ad hoc per i prodotti del vaping. La tesi di fondo è che i prodotti a rischio ridotto riescono ad allontanare le persone dal fumo, più e meglio di tutte le misure classiche del tobacco control. La richiesta, dunque, è di trasformare le sigarette elettroniche da prodotto proibito a prodotto controllato.
Secondo quanto riportato dal quotidiano The Phnom Penh Post, il rappresentante dell’associazione Maris Karanyawat ha incontrato le agenzie governative competenti per perorare la causa del vaping. E sebbene non abbia ricevuto una risposta positiva, il Ministero del commercio si è impegnato ad istituire un panel per studiare la fattibilità della proposta. E al momento, forse, era il massimo che si poteva ottenere da un Paese che punisce con il carcere il possesso di una sigaretta elettronica.

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