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Grecia, vapeshop: sette clienti su dieci smettono di fumare

Lo dimostra uno studio condotto da Konstantinos Farsalinos sui clienti dei negozi di sigarette elettroniche di Atene.

Un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori greci, coordinato dal cardiologo Konstantinos Farsalinos (nella foto in basso), offre uno spaccato interessante sugli utilizzatori di sigaretta elettronica, le loro motivazioni e abitudini e il loro progressi. Il lavoro, dal titolo “Patterns of e-cigarette use, biochemically verified smoking status and self-reported changes in health status of a random sample of vapeshops customers in Greece”, è stato appena pubblicato sula rivista Internal ed Emergency Medicine ed offre risultati e spunti di riflessione validi anche al di fuori dei confini della Grecia.
I ricercatori hanno esaminato i clienti di quattordici diversi negozi specializzati in prodotti per il vaping di Atene. La scelta dei soggetti è stata casuale: i ricercatori avvicinavano un acquirente ogni tre e lo sottoponevano al test del monossido di carbonio, per valutare il suo status di fumatore. Poi l’utente veniva sottoposto a un questionario per valutare il suo passato da fumatore, le abitudini da vaper, i cambiamenti nello stato di salute ed eventuali effetti collaterali all’utilizzo della sigaretta elettronica. In tutto sono stati esaminati 309 svapatori, l’82,5% dei quali usava quotidianamente l’ecig.
La stragrande maggioranza – il 98% – era composta da persone che fumavano prima di iniziare ad usare l’elettronica. Una maggioranza solo di poco più esigua – il 69,6% – ha riportato al test del monossido di carbonio una concentrazione inferiore a 7 ppm. Questo vuol dire, spiegano i ricercatori, che avevano smesso completamente di fumare. Solo l’1% dei partecipanti non aveva mai fumato, mentre un altro 1% aveva smesso di fumare già prima di iniziare ad utilizzare la sigaretta elettronica. Anche questi riportavano una concentrazione di monossido di carbonio inferiore a 7 ppm e nessuno di loro è poi passato alla sigaretta tradizionale tramite quella elettronica. Il 61,8 %  del campione utilizzava vaporizzatori di terza generazione e il 58,9 utilizzava aromi non tabaccosi.
Gli intervistati hanno riportato di aver notato nei miglioramenti nel proprio stato di salute, soprattutto relativi allo stato fisico generale, alla capacità di compiere esercizi, oltre che del senso del gusto e dell’olfatto. Gli effetti collaterali maggiormente segnalati erano irritazione alla gola e tosse.
In conclusione lo studio condotto sui clienti dei vapeshop ateniesi dimostra che la maggior parte sono fumatori o ex fumatori e che quasi il 70% di loro è riuscito a smettere di fumare con la sigaretta elettronica e che la maggioranza ha riportato benefici per la salute con effetti collaterali limitati. “Lo studio indica – chiosano gli autori – che l’uso della sigaretta elettronica in Grecia ha effetti positivi sulla salute pubblica”. E, immaginiamo, non solo in Grecia.

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