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#MAGGIOrVAPORE, nessun danno dall’e-cigarette nel lungo periodo

Lo sostiene uno studio condotto su un periodo di due anni, pubblicato sulla rivista Regulatory Toxicology and Pharmacology.

Per tutto il mese di maggio, in occasione della campagna #maggiorvapore = #minordanno, riproporremo quotidianamente un articolo di archivio riguardante svapo e salute. Sarà un’occasione per ripercorrere le tappe salienti di una letteratura scientifica sugli effetti della sigaretta elettronica che, dal 2015 ad oggi, ha messo molti punti fermi, stabilendo che il vaping riduce drasticamente il rischio e il danno del fumo.

da Sigmagazine del 18 gennaio 2018

L’uso regolare della sigaretta elettronica non produce alcun effetto negativo sulla salute degli ex fumatori. Lo afferma uno studio peer-reviewed condotto da un team di ricerca di Fontem Ventures, il ramo di Imperial Tobacco che si occupa di vaping. La ricerca, che si intitola “Evaluation of the Safety Profile of an Electronic Vapour Product Used for Two Years by Smokers in a Real-life Setting” (Valutazione del profilo di sicurezza di un prodotto per il vapore elettronico usato per due anni da fumatori in un contesto di vita ordinaria), sarà pubblicata nell’edizione del prossimo febbraio della rivista Regulatory Toxicology and Pharmacology.
Per 24 mesi sono stati tenuti sotto osservazione 209 fumatori volontari, che erano passati ad una sigaretta elettronica a sistema chiuso: la Puritane, una cigalike a cartucce precaricate. I ricercatori hanno controllato la possibile insorgenza di eventi avversi nei volontari, controllando in particolare le funzioni polmonari, i risultati degli elettrocardiogrammi e l’esposizione alla nicotina e ai componenti del tabacco. Nel corso dei due anni, si legge nello studio, non sono emersi problemi alla sicurezza dei partecipanti né sono stati osservati risultati clinici rilevanti in altri ambiti medici relativi alla sicurezza. C’è di più: i ricercatori hanno osservato che l’uso dei prodotti per la vaporizzazione riduceva i sintomi da astinenza da nicotina e l’esposizione ai componenti del fumo di sigaretta, senza determinare un aumento del peso corporeo dell’utilizzatore.
Sono risultati del tutto in linea con gli studi recenti, ma il fatto che siano stati registrati su un periodo di 24 mesi li rende particolarmente importanti. “I dati clinici estesi su un periodo di due anni – commenta infatti Tanvir Walele, direttore degli Affari scientifici di Fontem Ventures – forniscono un quadro molto chiaro del vaping a lungo termine e delle sue potenziali implicazioni per la salute dei fumatori, che possono così compiere una scelta informata”. Ma non sono solo i fumatori a poter beneficiare di questi studi. Walele lancia, infatti un appello anche alla politica: “I governi e i legislatori devono far sì che il quadro normativo rifletta questo consenso scientifico che si sta formando, via via che studi a lungo termine dimostrano la sicurezza delle sigarette elettroniche”. E conclude: “Questa ricerca suggerisce che le normative sulla sigaretta elettronica non devono essere assimilate a quelle sui prodotti del tabacco”.

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