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Sudafrica, appello al governo: consentire vendita online di sigarette elettroniche

A chiederlo la Vapour Products Association of South Africa in seguito alla serrata delle attività commerciali per Covid-19.

Durante questo periodo destabilizzante e confuso, in cui molte persone si troveranno isolate, stressate e in preda all’ansia, sarebbe un disservizio non garantire a i fumatori, agli ex fumatori e agli svapatori l’accesso a una alternativa meno dannosa: i prodotti per il vaping”. Anche la Vapour Products Association of South Africa (Vpasa) si unisce al coro delle associazioni di categoria dei Paesi in cui la serrata delle attività produttive non ha previsto l’esenzione per i negozi di sigarette elettroniche o, quantomeno, la possibilità di vendere online. È questo che la Vpasa chiede infatti, come opzione minima, al presidente sudafricano Cyrill Ramaphosa, che ha annunciato il lockdown lo scorso 23 marzo per frenare la diffusione del coronavirus Sars-cov-2. Una misura che non prevede deroghe per i negozi di sigarette elettroniche.
Nel comunicato, il presidente dell’associazione Asanda Gcoyi si dichiara “estremamente preoccupato per il potenziale incremento del mercato dei prodotti illegali”, ricordando come la diffusione di prodotti non controllati possa rappresentare un rischio serio per la salute dei consumatori. “La chiusura dei negozi di sigarette elettroniche – continua Gcoyi – potrebbe indurre un aggravamento delle malattie respiratorie, mettendo sotto pressione un sistema sanitario già sofferente”. Il Sudafrica, ricorda la nota, ha già una vasta proporzione di popolazione vulnerabile, come le persone che convivono con l’Hiv e la tubercolosi e quelle che vivono in povertà e sono maggiormente a rischio.
L’associazione africana sottopone all’attenzione del governo l’esempio dell’Italia e degli altri Paesi, che hanno esentato i negozi di sigarette elettroniche specializzati dall’obbligo di chiusura, proprio per evitare che, in un momento di forte stress, i vaper ex fumatori fossero in qualche modo costretti a tornare al tabacco per soddisfare la necessità di nicotina. “Ci appelliamo al governo – conclude la nota – perché consenta come minimo la vendita online dei prodotti elettronici per il vaping”.

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