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Covid-19, Public Health England supporta la sigaretta elettronica

L'istituto insiste sulla necessità di smettere di fumare. Ai vaper si consiglia di lavarsi le mani, pulire spesso l'e-cig e non condividerla.

La sigaretta elettronica rimane molto meno dannosa del fumo ed è molto importante che si eviti di tornare a fumare”. Public Health England (Phe), l’organo operativo del Ministero della salute del Regno Unito, ha appena pubblicato sul sito del governo una guida con consigli per fumatori e svapatori per proteggersi dal covid-19. Per quanto riguarda il fumo, Public Health England non si discosta dall’ortodossia e, come già visto, non fa concessioni agli studi che indicano che i fumatori potrebbero in qualche modo essere meno vulnerabili al contagio. Al contrario, Phe afferma che “covid-19 è una infezione respiratoria virale che colpisce i polmoni e le vie aeree e che vi sono forti evidenze scientifiche che dimostrano come il fumo di tabacco si associ generalmente a un maggiore rischio di sviluppare infezioni respiratorie virali”.
L’istituto mette in guardia: i fumatori che hanno già dei problemi fumo-correlati, hanno anche maggiori probabilità di sintomi più severi e di esito grave in caso di infezione da virus Sars-cov-2. Il pericolo, secondo Phe, riguarda anche chi è esposto al fumo passivo, specialmente i bambini che hanno “vie aeree, polmoni e sistema immunitario meno sviluppati”. Il consiglio per tutti i fumatori, quindi, rimane quello di abbandonare la sigaretta. “Smettere di fumare ora porterà benefici immediati alla salute, anche per chi ha già una malattia fumo-correlata. Questo è importante – specifica Phe – soprattutto ora che il Servizio sanitario nazionale è sotto intensa pressione”.
E un aiuto efficace per smettere di fumare, si legge nel paragrafo successivo, sono le sigarette elettroniche. Sebbene la scienza sui rischi del vaping sia ancora in fase di sviluppo, l’istituto ribadisce che “è chiaro che svapare sia molto meno dannoso del fumo per il sistema respiratorio”. Per quanto riguarda covid-19, non vi sono studi e dunque non si sa se, una volta infettati, l’uso della sigaretta elettronica renda più suscettibili a complicazioni gravi. “Ma se così fosse – spiega Phe – molto probabilmente il danno sarebbe molto minore di quello del fumo”. Per questo l’istituto insiste sull’importanza che chi è passato all’e-cigarette non torni a fumare.
Public Health England ha però qualche consiglio anche per i vaper, in questo periodo di allarme sanitario. Il movimento ripetitivo di portare lo strumento alla bocca potrebbe “aprire al virus una via di ingresso al corpo”. Per ridurre il rischio si consiglia di lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone per 20 secondi o di utilizzare un disinfettante e di pulire regolarmente la sigaretta elettronica, evitando di condividerla con altri. Per quanto riguarda il vapore passivo, Phe ricorda che al momento non sono stati identificati rischi per la salute di che è esposto al vapore passivo. Lo stesso vale per il virus. “Attualmente – afferma l’istituto – non vi sono prove che il covid-19 si possa prendere dall’esposizione passiva al vapore di sigarette elettroniche ma, in assenza di prove, raccomandiamo agli svapatori di evitare di espirare nuvole di vapore in presenza di altre persone”. Il documento si conclude rimandando al sito Smokefree per avere “informazioni e aiuto su come usare la sigaretta elettronica per smettere di fumare”. Insomma, durante la pandemia, l’imperativo di Public Health England rimane quello di smettere di fumare, promuovendo l’e-cigarette come strumento per riuscirci.

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