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Sigarette elettroniche, produttori sudafricani: no vendite ai minori

L'associazione Vpasa decide di autoregolamentarsi per proteggere i giovani e impedire l'equiparazione normativa fra vaping e fumo.

L’associazione dei produttori di sigarette elettroniche sudafricani, la Vapour products association of South Africa (Vpasa) ha lanciato in questi giorni una campagna per impedire l’accesso ai prodotti del vaping ai minori di 18 anni. In assenza di una legge statale, la Vpasa ha deciso di autoregolametarsi e di chiamare i suoi associati – produttori, grossisti e rivenditori – a impegnarsi a non vendere ai minorenni, prevedendo anche un processo disciplinario interno per chi infrange la regola. “Crediamo che tutti gli attori del settore del vaping – ha spiegato il presidente dell’associazione Asanda Gcoyi – abbiano la responsabilità di impedire ai minori l’accesso ai nostri prodotti e, in assenza di leggi applicabili in Sud Africa, prendiamo l’iniziativa di autoregolamentarci”.
La campagna ha anche un altro scopo. Impedendo la vendita ai minori, Vpasa vuole garantire il diritto di usare le e-cigarette agli svapatori adulti e ai fumatori che vogliono passare ad una alternativa meno dannosa. L’associazione sta attualmente conducendo una battaglia contro il suo governo, che intende equiparare fumo e vaping a livello normativo, “Le sigarette elettroniche – sostiene l’associazione – non sono come i prodotti a tabacco combusto e non devono condividere la stessa piattaforma legislativa”.
Da qui l’impegno determinato e concreto a impedire le vendite ai minori, per dimostrare che l’intero settore del vaping è in grado di autoregolamentarsi nell’interesse di tutti. Gcoyi fa riferimento anche al Trattato per il controllo del tabacco dell’Organizzazione mondiale di sanità, che parla espressamente di strategie di riduzione del danno per migliorare la salute delle popolazioni, sottolineando che finora la sigaretta elettronica si è rivelata il miglior strumento per ridurre il consumo di tabacco e l’esposizione al fumo.
Lungi dall’essere un’industria in contrasto con questo obiettivo – conclude il presidente di Vpasa – vogliamo dimostrare chiaramente al governo che vogliamo collaborare e che siamo un settore in grado di agire in modo responsabile in campi come la prevenzione dell’accesso dei giovani ai prodotti del vaping”. La speranza è che il governo di Cyril Ramaphosa apprezzi l’iniziativa e sia aperto al dialogo.

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