L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Sigaretta elettronica non causa malattie cardiovascolari o danni polmonari

Lo dimostra una revisione di studi condotta da un team di ricercatori internazionale, coordinato da Riccardo Polosa.

L’uso della sigaretta elettronica non causa malattie cardiovascolari e dimostra di potare beneficio ai pazienti ipertesi. Il passaggio dal fumo allo svapo riduce l’aggravamento della broncopneumotatia cronica ostruttiva (Bpco) e non deteriora la funzione polmonare. Sono queste le importanti conclusioni di una revisione di studi intitolata “A scoping review of studies on the health impact of electronic nicotine delivery systems”, appena pubblicata su Internal and Emergency Medicine. Gli autori sono Cother Hajat della Università degli Emirati Arabi Uniti, Emma Stein psico-oncologa di Atlanta (Usa), Saran Shantikumar della University of Warwick (Regno Unito) e Raymond Niaura della New York University, coordinati da Pietro Ferrara dell’Univesità Bicocca di Milano e Riccardo Polosa dell’Università di Catania.
Il team di ricerca ha condotto una revisione mirata degli studi sugli esiti sulla salute dell’uso di sistemi elettronici di somministrazione di nicotina, i cosiddetti Ends, cioè le sigarette elettroniche, pubblicati fra il 1° gennaio 2015 e il 1°febbraio 2020. La ricerca nei data base PubMed, Embase, Scopus e Goggle Scholar ha identificato 255 studi, 37 dei quali hanno soddisfatto i criteri di ammissibilità della revisione.
Nella nostra revisione – si legge nello studio – gli Ends non hanno dimostrato di essere causa di esiti dannosi di malattie cardiovascolari e si è dimostrato vantaggioso per i pazienti ipertesi. Il passaggio dalle sigarette alle sigarette elettroniche ha portato a una riduzione delle esacerbazioni della broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), senza evidenza di deterioramento a lungo termine della funzione polmonare”. E ancora: “Inoltre, il passaggio dalle sigarette alle sigarette elettroniche è stato associato a un migliore controllo dell’ipertensione e a una riduzione delle riacutizzazioni della Bpco, senza evidenza di aumento del rischio di asma o di danni respiratori a lungo termine”.
Nel complesso – concludono gli autori – i risultati della nostra revisione non hanno fornito prove per contrastare l’opinione di molti secondo cui l’uso di Ends è più sicuro dei rischi derivanti dal fumo di sigarette”.

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