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Il Parlamento svedese ha detto no alla proposta del governo di vietare la vendita di liquidi per sigarette elettroniche contenenti aromi diversi dal tabacco. Ma si è detto d’accordo a regolamentare il comparto introducendo misure volte a salvaguardare la sicurezza dei consumatori e a tutelare i giovani. Il disegno di legge aveva già avuto il parere negativo della Commissione salute.
Il Riksdag ha infatti principalmente accettato la proposta del governo di introdurre regole più severe, ma ha bocciato l’ipotesi di flavor-ban, ovvero consentire la vendita dei soli liquidi al tabacco. Secondo il Parlamento, non ci sono ancora prove concrete che gli aromi nei liquidi siano portatori di tossicità. Il Riksdag ha anche rivolto un appello al governo affinché riesamini l’introduzione della nuova fattispecie di reato che riguarda la cessione di nicotina ai minori di 18 anni.
Michael Landl (World Vapers’ Alliance), dopo pochi minuti dal voto, dimostra soddisfazione e cauto ottimismo: “Oggi festeggiamo una grande vittoria nella nostra lotta contro il fumo. Gli aromi sono un fattore determinante per aiutare i fumatori a smettere. Se questo divieto fosse stato approvato, 150 mila svedesi avrebbero potuto essere spinti a tornare a fumare. I consumatori, gli attivisti locali e la squadra di World Vapers’ Alliance hanno fatto un lavoro eccezionale per far sentire la propria voce. E alla fine siamo riusciti a farci ascoltare dai politici. La nostra lotta per salvare gli aromi, però, è tutt’altro che conclusa. I divieti sugli aromi sono in vigore in sette Paesi europei, altri li hanno in programma e i politici ne stanno discutendo a livello comunitario. Dobbiamo fare in modo che la politica ascolti i consumatori e prenda decisioni basandosi sulle evidenze scientifiche, che dimostrano che la sigaretta elettronica è molto più sicura del fumo e gli aromi hanno un ruolo importante per smettere di fumare”.