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Gli utilizzatori di diverse tipologie di sigarette elettroniche differiscono per abitudini di svapo e consumo di liquidi, ma alla fine sono esposti alla stessa quantità di nicotina. È quello che ha concluso uno studio di prossima pubblicazione su Nicotine & Tobacco Research, intitolato “Comparing Pod and Mod Ends Users’ Product Characteristics, Use Behaviors, and Nicotine Exposure”. A condurlo è stato un gruppo di otto ricercatori del Roswell Park Comprehensive Cancer Center di Buffalo, Usa, coordinato da Nicholas Felicione e che comprendeva anche Maciej Goniewicz, autore di molti lavori scientifici sulla materia.
Lo scopo dello studio osservazionale prospettico era, appunto, quello di confrontare le caratteristiche dei dispositivi e dei liquidi usati, le abitudini di svapo e l’esposizione alla nicotina di chi usava sigarette elettroniche a pod (spesso contenenti alte concentrazioni di sali di nicotina) e chi preferiva i sistemi aperti con atomizzatore ricaricabile (mod). Hanno partecipato 85 utilizzatori esclusivi di e-cigarette, 48 di sistemi aperti e 37 di sistemi a pod, che hanno completato questionari sui loro dati demografici, i modelli di utilizzo delle sigarette elettroniche e le caratteristiche del proprio dispositivo. Per verificare l’esposizione alla nicotina è stato raccolto un campione di urina, sottoposto al test della cotinina (un metabolita della sostanza).
I risultati mostrano prima di tutto non vi erano differenze demografiche fra i due gruppi. Ad essere diversi erano invece i tipi di aromi utilizzati, le concentrazioni di nicotina negli stessi e la presenza di sali. Gli utilizzatori di sistemi aperti, infatti, consumavano e-liquid con più bassa intensità di nicotina rispetto a chi usava le pod e raramente con sali. E sempre i consumatori di sigarette elettroniche aperte riferivano di aver acquistato maggiori quantità di liquido negli ultimi 30 giorni. I livelli di cotinina nelle urine, però, erano molto simili, a dimostrazione che l’esposizione alla nicotina non differiva. “Sebbene i prodotti pod contenessero concentrazioni di nicotina più elevate rispetto ai prodotti mod – conclude infatti lo studio – gli utenti di pod hanno riferito di consumare meno liquidi rispetto agli utenti di mod. In definitiva, i due gruppi di utenti sono stati esposti a livelli simili di nicotina, suggerendo che essi compensano comportamentalmente le differenze nelle caratteristiche del prodotto”.
