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Sigaretta elettronica più efficace di farmaci e gomme alla nicotina

Un team di ricerca cinese ha paragonato l'uso dell'e-cig, della vareniclina e delle gomme fra fumatori non intenzionati a smettere.

Per smettere di fumare la sigaretta elettronica è leggermente più efficace della vareniclina, un farmaco, molto di più delle terapie sostitutive a base di nicotina, le cosiddette Nrt. Ad affermarlo è un nuovo studio clinico randomizzato intitolato “Efficacy of Electronic Cigarettes vs Varenicline and Nicotine Chewing Gum as an Aid to Stop Smoking” e pubblicato su Jama Internal Medicine. Il lavoro, coordinato da Hao-Xiang Lin dell’Istituto per la salute e lo sviluppo globale dell’Università di Pechino, è stato condotto da dodici ricercatori provenienti da diversi atenei e ospedali cinesi, insieme a Peter Hajek e Francesca Pesola della Queen Mary University di Londra. L’obiettivo dei ricercatori era valutare se la sigaretta elettronica, spesso usata dai fumatori come ausilio alla cessazione, avesse efficacia superiore alle Nrt e non inferiore alla vareniclina.
Lo studio è stato condotto in sette diversi siti in Cina e ha coinvolto 1068 fumatori che consumavano almeno dieci sigarette al giorno, non avevano intenzione di smettere e non usavano farmaci per la cessazione o e-cigarette. Gli ausili per smettere di fumare sono stati assegnati in maniera casuale: per dodici settimane 409 partecipanti hanno ricevuto una sigaretta elettronica con cartucce precaricate con liquido a sali di nicotina da 30 mg/ml per le prime due settimane e poi da 50 mg/ml; altrettanti partecipanti hanno ricevuto un trattamento con la vareniclina con un dosaggio che andava ad aumentare nel tempo; i restanti 250 hanno utilizzato gomme da masticare alla nicotina da 2 mg per chi fumava meno di 20 sigarette al giorno e 4 mg per chi superava questa soglia. Tutti hanno ricevuto un sostegno comportamentale minimo, consistente nell’invito a iscriversi ad un forum online di auto-aiuto.
Dopo sei mesi le percentuali di chi aveva smesso di fumare, esito convalidato dall’esame biochimico del monossido di carbonio espirato, erano le seguenti: 15,7% (64 persone) nel gruppo con la sigaretta elettronica, 14,2% (58 persone) nel gruppo che aveva usato la vareniclina e 8,8% (22 persone) nel gruppo con le gomme alla nicotina. L’adesione al trattamento è stata simile in tutti e tre i gruppi, ma alla fine dei sei mesi il 67,2% di chi non fumava più grazie alla sigaretta elettronica continuava a usarla. Gli effetti collaterali più comuni fra chi ha usato l’e-cig sono stati irritazione alla gola (7,8%) e alla bocca (6,9%). Gli stessi sintomi, ma in percentuale leggermente più alta, sono stati riportati fra gli utilizzatori di gomme: l’8% ha lamentato irritazione alla gola e l’8,8% alla bocca. L’effetto avverso più comune fra i partecipanti che hanno preso la vareniclina è stata invece la nausea (8,8%). In ogni caso in nessun ramo dello studio si sono registrati effetti collaterali gravi.
Rispondendo quindi alla domanda iniziale del loro studio, gli autori concludono: “I risultati di questo studio clinico randomizzato hanno rilevato che quando tutti i trattamenti venivano forniti con un supporto comportamentale minimo, l’efficacia della sigaretta elettronica era non inferiore a quella della vareniclina e superiore a quella delle gomme da masticare alla nicotina”. Era anzi, si può aggiungere, leggermente superiore anche a quella del più diffuso farmaco per smettere di fumare.

Aggiornamento: pochi giorni dopo la sua pubblicazione, lo studio è stato ritirato per richiesta degli autori. Ecco quanto scrive nella nota al direttore Zhao Liu del Dipartimento per il controllo del tabacco e prevenzione delle malattie respiratorie, Centro di medicina respiratoria presso l’Ospedale dell’amicizia Cina-Giappone di Pechino: A nome dei miei coautori, scrivo per richiedere formalmente la ritrattazione dell’indagine originale, ““Efficacy of Electronic Cigarettes vs Varenicline and Nicotine Chewing Gum as an Aid to Stop Smoking, pubblicata online il 29 gennaio 2024 e nel numero di marzo 2024 di JAMA Internal Medicine. Sfortunatamente, abbiamo riscontrato errori di codifica significativi difficili da correggere. Abbiamo anche scoperto discrepanze nel processo di calcolo che mettono in dubbio l’accuratezza e l’affidabilità dei risultati riportati. Di conseguenza, riteniamo che sia necessario ritirare l’articolo per sostenere l’integrità della ricerca scientifica e preservare la fiducia dei nostri lettori e della comunità medica. Tutti i coautori concordano con questa ritrattazione. Ci scusiamo sinceramente per eventuali disagi o confusione che ciò potrebbe causare.

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