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Usa, decine di parlamentari si appellano a Biden per la riduzione del danno

L'Fda, sostengono, non può limitarsi a vietare prodotti che possono migliorare la salute pubblica, come le sigarette elettroniche.

Secondo i dati dei Centers for disease control and prevention, in passato solo un fumatore adulto su dieci smetteva di fumare. Questi consumatori meritano di avere a disposizione prodotti alternativi e meno dannosi per poter fare scelte informate o per rendere più facile smettere. Non possiamo permettere che tattiche intimidatorie e disinformazione impediscano a 30 milioni di fumatori adulti negli Stati Uniti di prendere decisioni informate e ci blocchino dal fornire loro informazioni e accesso a prodotti alternativi che presentano meno rischi rispetto al fumo continuato”. Questo passaggio è contenuto in una lettera promossa dal deputato americano del partito repubblicano Richard Hudson e firmata da altri 61 suoi colleghi. Il destinatario è il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, chiamato in causa perché solleciti al Food and Drug Administrarion “ad accelerare l’esame delle richieste a lungo pendenti per prodotti del tabacco senza fumo che potrebbero migliorare la salute pubblica fornendo ai fumatori adulti l’accesso ad opzioni meno dannose”.

Richard Hudson

L’occasione per questa iniziativa, in realtà, è stata data dalla richiesta presentata pochi giorni fa dal senatore democratico Chuck Schumer di vietare una marca di bustine di nicotina senza tabacco, le Zyn, a causa ancora una volta della loro potenziale attrattiva sui minori. La difesa dei parlamentari repubblicani, però, si allarga a tutto il concetto di riduzione del danno e ai suoi strumenti, comprese quindi le sigarette elettroniche. La lettera è molto ferma sul tema minori. “Non c’è dibattito: i giovani non dovrebbero avere accesso ai prodotti contenenti nicotina, né dovrebbero essere soggetti al marketing o alla pubblicità di questi prodotti sui social media”, scrivono i parlamentari, elencando poi le misure adottate dal Congresso per contribuire ad affrontare questa sfida, tra cui l’innalzamento dell’età legale per l’acquisto di prodotti contenenti tabacco e nicotina a 21 anni e il passaggio dei prodotti sintetici alla nicotina sotto la competenza della Fda.
Ora però, continua la missiva, l’agenzia non può limitarsi a vietare prodotti che hanno dimostrato la loro efficacia nel far smettere di fumare o nel ridurre il consumo di sigarette. I parlamentari lamentano che dal 2209 l’Fda ha ricevuto oltre 26 milioni di richieste per commercializzare prodotti innovativi senza fumo. Di questi meno di 50 sono stati autorizzati (e solo una decina sono prodotti attualmente disponibili sul mercato americano, mentre molte domande attendono da più di tre anni una decisione dell’agenzia. “Non solo l’inazione della Fda – lamenta la lettera – continua a privare i fumatori americani di una maggiore scelta, ma ha anche contribuito alla proliferazione di prodotti illeciti contenenti nicotina, molti dei quali sono intenzionalmente progettati per attrarre i giovani, che arrivano negli Stati Uniti da mercati come la Cina”.
Oltre a dare una scossa alla Fda per tramite del presidente, l’iniziativa di Hudson e dei suoi colleghi ha il pregio di dimostrare che il fronte contrario alla riduzione negli Usa, sebbene molto attivo, è tutt’altro che compatto. “Questa è una questione di salute pubblica – afferma infatti ancora la lettera – Secondo un numero sempre crescente di ricerche scientifiche, i prodotti senza fumo hanno un enorme potenziale per consentire agli attuali fumatori di smettere passando a questi prodotti meno dannosi”. Per questo motivo, concludono i parlamentari ,“dobbiamo continuare a lavorare insieme per prevenire l’uso di questi prodotti alternativi da parte dei minorenni e invitiamo la vostra amministrazione a incoraggiare la Fda a rivedere le richieste di prodotti senza fumo in modo più efficace ed efficiente e a prendere tali decisioni sulla base di dati scientifici fondati”.

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