L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Sigarette elettroniche attuali ancora più efficaci per smettere di fumare

Lo rileva uno studio di 18 ricercatori americani che hanno analizzato i dati di un'indagine nazionale dal 2013 al 2021.

Oggi i fumatori che usano la sigaretta elettronica, paragonati a quelli che non la usano, hanno maggiori possibilità di smettere di fumare rispetto al passato. È quanto emerge da uno studio pubblicato oggi su Nicotine and Tobacco Research e intitolato “Divergence in Cigarette Discontinuation Rates by Use of Electronic Nicotine Delivery Systems (ENDS): Longitudinal Findings From the United States PATH Study Waves 1–6”. Il lavoro è stato condotto da diciotto ricercatori americani provenienti non solo da istituti universitari ma anche dal Center for Tobacco Products della Food and Drug Administration e dal National Institute on Drug Abuse del National Insitutes of Health. A coordinarli è stata Karin A. Kasza ricercatrice di oncologia presso il Roswell Park Comprehensive Cancer Center di Buffalo.
Per questo studio, i ricercatori hanno utilizzato i dati del Population Assessment of Tobacco and Health (Path), l’indagine annuale nazionale sul consumo di tabacco ne gli Stati Uniti, confrontando gli adulti statunitensi che  usavano sigarette elettroniche con quelli che fumavano sigarette combustibili ma non usavano le e-cig. Questo ha consentito loro di esaminare le differenze delle tendenze nel mondo reale nei tassi di interruzione del fumo a livello di popolazione dal 2013 al 2021. Le analisi rivelano che tra il 2013 e il 2106 i tassi di cessazione del fumo tra gli adulti statunitensi che usavano la sigaretta elettronica e quelli che non lo facevano erano statisticamente indistinguibili. Erano infatti pari al 15,5% per i primi e al 15,6% per i secondi.
Ma le percentuali cambiano radicalmente negli anni successivi. I dati del Path dimostrano che fra il 2018 e il 2021 i fumatori che hanno smesso di fumare senza ricorrere al vaping sono stai il 20%, quelli che l’hanno fatto usando la sigaretta elettronica il 30,9%. Pur non dando una risposta alle cause di questa forte variazione, gli autori rilevano che lo studio ha abbracciato un periodo in cui il mercato delle sigarette elettroniche negli Usa era in espansione, le formulazioni dei liquidi con nicotina a base di sali guadagnavano quote di mercato e i dispositivi per il vaping davano maggiore soddisfazione nel rilascio di nicotina.
I nostri risultati – dichiara la prima autrice dello studio Karin Kasza – dimostrano che i tempi sono cambiati per quanto riguarda il vaping e la cessazione del fumo fra gli adulti americani. Anche se il nostro studio non spiega perché oggi la sigaretta elettronica è associata alla cessazione del fumo mentre non lo era anni fa, bisognerebbe indagare sui cambiamenti nel design dei prodotti che hanno consentito di erogare nicotina in maniera più efficace”. Kasza conclude con un appello ai legislatori: “Il nostro lavoro sottolinea l’importanza di utilizzare i dati più recenti quando si prendono decisioni sulla salute pubblica”.

Articoli correlati