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di Stefano Caliciuri
La Francia è il Paese con la più alta densità di negozi specializzati in sigarette elettroniche in rapporto alla popolazione. La percentuale di boutiques d’Oltralpe ha superato quella di Stati Uniti e del Regno Unito. Lo dice l’annuale rapporto di EcigIntelligence. Nonstante le difficoltà normative e gli ostacoli politici, il mercato francese si dimostra come uno dei più brillanti, riuscendo a recuperare il terreno perduto negli anni passati a causa degli intoppi dovuti (voluti?) a rallentamenti ministeriali. Secondo il rapporto la Francia è anche il Paese con la distribuzione di negozi più equa e la maggior scelta di prodotti in commercio.
I dati sull’Italia sono assai discordanti. Non esistono dati ufficiali a causa anche della mancanza di fonti istituzionali. La proiezione, rapportando gli ordinativi fatturati dai grandi distributori con il numero dei flaconi dichiarati ufficialmente dalle aziende di produzione, può stimare che i negozi siano circa 1400, tenendo conto anche delle reti in franchising. Secondo una ricerca effettuata da British American Tobacco Italia, i negozi sarebbero invece circa 900. Nel computo non sono stati considerati i siti on line specializzati e gli shop generalisti che hanno un e-corner dedicato al fumo elettronico.