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di Teodoro Brandis
La legge entrata in vigore lo scorso autunno che equipara le sigarette elettroniche ai prodotti del tabacco è messa in discussione dai negozianti. Riuniti in una nuova associaizone, hanno depositato presso la Corte suprema un ricorso al fine di annullarne gli effetti. Succede in Quebec, in Canada.
Attraverso un comunicato stampa i rivenditori della provincia francofona spiegano che la legge nuoce alle persone che vorrebbero smettere di fumare o interrompere gli effetti nocivi della combustione da tabacco. Al centro della contestazione, il divieto di far provare i prodotti del fumo elettronico (devices e liquidi) all’interno dei negozi specializzati. La legge, infatti, equiparando l’ecig alla sigaretta tradizionale, ne vieta l’accensione in ogni luogo pubblico o aperto al pubblico, negozi compresi. “Il fatto di poter far testare i nostri prodotti nel negozio – spiega Valèrie Gallant, presidente dell’associazione dei negozianti – per noi è fondamentale perché soltanto in questo modo possiamo spiegare davvero le funzionalità dei nostri prodotti. Oltretutto è anche un investimento economico considerevole, dobbiamo far vedere cosa si sta acquistando“. La legge impone anche il divieto di utilizzo dell’ecig sulle terrazze dei ristoranti e dei bar e nelle pertinenze esterne degli edifici pubblici.
L’associazione ha presentato ricorso presso la Corte di Giustizia federale che provvederà a prendere in esame la legge e darne un parere entro quattro mesi.