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di Beatrice Mauri
Iso, l’istituto internazionale per la normazione, la più importante organizzazione mondiale per la definizione di norme tecniche, riconosce la specificità dell’industria del vaping. In quest’ottica va inquadrata la decisione di creare una sottocomitato tecnico, la SC3, che si occuperà esclusivamente di svapo e prodotti per lo svapo. L’SC3 sarà una ramificazione del comitato TC 126 “tabacco e prodotti del tabacco”. Di certo il mondo del vaping non è ancora riuscito a liberarsi di questo “genitore adottivo” ingombrante (il tabacco, appunto), ma l’iniziativa può certo essere considerata un passo avanti nel percorso di un riconoscimento della specificità del settore.
Il sottocomitato SC3 è stato istituito per iniziativa francese e sarà presieduto da Rémi Parola, coordinatore di Fivape (Fédération Interprofessionel de la Vape). Il neopresidente ha dichiarato che “arrivare ad un forte accordo in ambito Iso permetterà di stabilire norme specifiche sul vaping e sui prodotti del vapore. La creazione di un comitato tecnico Iso ad hoc contribuirà a identificare il potenziale di questa innovazione in rapida evoluzione, portando benefici agli utilizzatori in tutto il mondo“.
Il programma della sottocommissione sul vaping si concentrerà su cinque punti: sicurezza e requisiti di qualità per sigarette elettroniche e liquidi; metodi di test per sigarette elettroniche e liquidi; determinazione delle sostanze contenute nei liquidi; condizioni di prova, attrezzature, prodotti di riferimento, emissioni, macchine e robot per il vaping; informazioni agli utilizzatori e servizi forniti dai rivenditori.
Il primo incontro operativo si terrà a Osaka, in Giappone, nella settimana del 24 ottobre prossimo e vedrà riuniti intorno ad un tavolo tutte le anime del mondo del vaping: produttori, rivenditori, rappresentanti dei consumatori, autorità sanitarie e organi di controllo. Al momento sono diciassette i Paesi, Italia compresa, che hanno chiesto di partecipare ai lavori del sottocomitato, mentre otto hanno optato per lo status di osservatori. Si prevede che i primi risultati saranno pronti per la pubblicazione nel 2018.