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Uno studio pubblicato lo scorso 8 novembre sulla rivista Environmental Research and Technology sta facendo molto rumore. Secondo gli autori Andrey Khlystov e Vera Samburova del Desert Research Institute del Nevada, USA, alcuni aromi contenuti nei liquidi per sigaretta elettronica, una volta vaporizzati, produrrebbero emissioni di aldeidi in misura superiore alle soglie di sicurezza. Gli aromi particolarmente incriminati sono melone, mirtillo e caffè. Stranamente, invece gli autori non hanno riscontrato formazione di aldeide utilizzando liquidi neutri, cioè senza alcuna aromatizzazione. Un risultato che è suonato molto strano anche allo scienziato greco Konstantinos Farsalinos perché – come fa notare sul suo blog – “questo studio contraddice tutte le precedenti ricerche sulle emissioni di aldeidi”.
Un vasto numero di studi condotti in precedenza, infatti ha dimostrato che le aldeidi si formano in seguito alla degradazione termica di glicole propilenico e glicerina, i principali ingredienti dei liquidi per la vaporizzazione. È quindi difficile capire come mai i ricercatori non abbiamo trovato tracce di aldeidi nella vaporizzazione di liquidi non aromatizzati, mentre 1 millilitro di quello al melone sprigionava formaldeide pari al fumo di venti sigarette di tabacco.
Per capire come si sia giunti a questi risultati, Farsalinos ha deciso di replicare l’esperimento, visto che “uno degli aspetti affascinanti della scienza è la capacità di replicare i risultati di uno studio”. Il protocollo – annuncia il medico greco – è già pronto e il suo scopo principale è di capire se e a quale livello gli aromi contribuiscono alle emissioni di aldeide rispetto ai liquidi senza aromatizzazione. Per la replica verranno usati gli stessi liquidi e della stessa marca utilizzati da Khlystov e Samburova, sempre che gli autori li rendano noti, visto he non sono indicati nello studio. Farsalinos promette che i risultati preliminari saranno disponibili molto presto, in modo da chiarire se davvero e in che misura alcuni aromi presentano sono più pericolosi di altri.
Intanto è appena stato pubblicato il volume Analytical Assesment of E-cigarettes – from contents to chemicals and particle exposure profiles, che ha proprio Farsalinos fra gli autori. Edito da Elsevir e RTI International, il libro promette di affrontare il tema del vaping nel dettaglio scientifico, dando un contributo di grande valore al dibattito scientifico ma anche politico – sul vaping. Oltre a Farsalinos, che ha curato l’introduzione e un capitolo del volume, gli autori sono Riccardo Polosa, Gene Gillman, Stephen Hecht e Jonathan Thornburg.