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Si chiama UniEcig la neonata associazione dei negozianti del vaping

Formalizzata la nascita di una nuova associazione dei rivenditori di sigarette elettroniche. Si chiama UniEcig, Unione esercenti italiani e-cig. Cinque i componenti del direttivo costituente: Fabrizio Bollini, Antonella Panuzzo, Fabio Manganello, Duccio Fabiani, Vito Civello.

Ansi diventa UniEcig. L’associazione nata il 26 marzo su iniziativa di alcuni esercenti del settore, è formalmente costituita con registrazione dello statuto e della denominazione. Anziché la versione originaria, l’associazione si chiamerà però Unione Esercenti Italiani E-cig, utilizzando l’acronimo UniEcig.
Dopo poco più di un mese – si legge nel comunicato firmato dai componenti del direttivo Antonella Panuzzo, Vito Civello, Fabrizio Bollini, Duccio Fabiani e Fabio Manganello – l’obiettivo è stato raggiunto. L’associazione è stata costituita, ha un suo statuto definito sulla base di quanto discusso nell’occasione assembleare e un codice etico. È stato formalizzato l’accordo di collaborazione con la società di consulenza Open Gate nel quale si condivide l’intento di creare e sviluppare una realtà concreta nel panorama istituzionale italiano con lo scopo di tutelare il settore degli esercenti di e-cig sotto ogni profilo, sia normativo che formativo. Il nome Ansi creava troppi equivoci soprattutto sul web. È stato trasformato in UNIEcig – Unione Esercenti Italiani E-cig. Non è cambiato però il programma e non sono cambiati gli intenti: tutelare in modo assoluto gli esercenti indipendenti del settore correlato alla sigaretta elettronica. Entro breve tempo i soci fondatori, presenti a Roma personalmente o per delega, riceveranno lo statuto e il codice etico e verranno invitati a formalizzare l’adesione. Il direttivo protempore nel frattempo sta lavorando, di concerto con i consulenti di Open Gate, sul problema più pressante del momento: la Tpd. Entro pochissimi giorni invieremo agli associati tutte le informazioni in nostro possesso e cercheremo di trovare certezze in quell’universo normativo del quale conosciamo bene i dubbi. Contemporaneamente si sta elaborando un programma, fondamentale per lo sviluppo dell’associazione, che consiste nell’individuazione di tutte quelle riforme che sono necessarie al fine di fare di un gruppo di colleghi un vero settore, normato, tutelato e professionalmente riconosciuto per quello che realmente vale“.

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