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Il governo polacco ci ripensa e riconsidera la tassa sui liquidi per sigaretta elettronica che entrerà a gennaio del 2018. Nella proposta del Ministero delle Finanze presentata lo scorso luglio si prevedeva una tassa di 0,7 zloty, circa 17 centesimi di euro, per millilitro a prescindere dal contenuto di nicotina del liquido. Quindi su un flacone da 10 ml, 1,70 euro sarebbero stati destinati all’erario. Il Consiglio dei ministri polacco, invece, ha deciso di abbassare la posta e di sottoporre al Parlamento una nuova proposta di imposizione fiscale per il vaping: 0,5 zloty per ml, cioè 12 centesimi di euro. La misura si applicherà sempre a tutti i liquidi, senza distinzione. Così la Polonia applicherebbe il tasso più basso fra i pochi Paesi europei che impongono una tassa ai liquidi di ricarica (fra i quali, purtroppo, svetta l’Italia).
La riduzione prevista, però, non basta a rassicurare l’industria polacca del vaping, preoccupata per la sua stessa sopravvivenza. Secondo gli operatori anche una tassa di 0,5 zloty è insostenibile per un settore che ha già subito un drastico ridimensionamento. Il rischio è che dopo il 1 gennaio prossimo molte aziende saranno costrette a chiudere l’attività o a trasferirsi all’estero.