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Senti chi fuma, il nuovo libro di Fabio Beatrice e Johann Rossi Mason

Per affrontare il tema dell’addio al fumo, gli autori tolgono il pulpito a medici e specialisti per far parlare i diretti interessati, i fumatori.

Sarà presentato in una sede prestigiosa, quella dell’Istituto Superiore di Sanità, durante l’annuale convegno per la giornata senza tabacco il libro “Senti chi fuma”, scritto a quattro mani dal professor Fabio Beatrice dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino e dalla giornalista scientifica del Gruppo l’Espresso, Johann Rossi Mason. La coppia è già collaudata sotto il profilo della produzione saggistica, visto che assieme ha già pubblicato 101 motivi per non fumare e La verità sulla sigaretta elettronica. In questo nuovo lavoro, però, i due compiono una piccola rivoluzione nel campo della saggistica scientifica: ribaltano il punto di vista. Per affrontare il tema dell’addio al fumo, gli autori tolgono il pulpito a medici, psicologi e altri specialisti per far parlare i diretti interessati, i fumatori. Ecco dunque che venti persone reali raccontano le loro storie, i loro percorsi di cessazione, esprimono motivazioni e bisogni che spesso non trovano ascolto presso gli specialisti.
Quello di sanare la frattura fra la classe medica e i fumatori è una battaglia che Beatrice conduce da sempre. “Di fatto – spiegava in un’intervista a Sigmagazine lo scorso novembre – le istituzioni mantengono una posizione ascetica che crea una frattura fra medici e fumatori, perché propone ai medici di dare degli obiettivi che i fumatori non sentono loro e non percorrono. Così il fumatore scappa dal medico. La ricevibilità delle proposte che il medico deve fare al paziente è evocata nel sottotitolo del libro, “la spinta gentile verso la cessazione”. In questa spinta gentile rientrano tutti i metodi di riduzione del danno, compresa naturalmente la sigaretta elettronica che, come confermato dagli autori, compare in alcune delle storie narrate da fumatori che sono passati al vaping.
Il professor Beatrice sottolinea ancora una volta che, “quello che conta è fare lo switch sulla salute, lo switch sulla riduzione del rischio”. E che questo libro e queste tesi vengano presentate e discusse nell’ambito del No Tobacco Day, organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità il 31 maggio prossimo, è già un piccolo ma significativo successo.

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