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UK, Brine: le ecigarette hanno aiutato migliaia di fumatori

A Westminster il ministro della salute britannico fa il punto sulla guerra al fumo. E parla anche di sigarette elettroniche.

di Barbara Mennitti

Questa mattina, a un anno dall’approvazione del Tobacco Control Plan, il ministro della salute britannico Steve Brine è intervenuto in Parlamento per fare un bilancio dei dodici mesi trascorsi e tracciare le linee dei progetti futuri. Naturalmente si è parlato anche di sigarette elettroniche. Brine ha evidenziato che “Public Health England ne incoraggia l’utilizzo per aiutare i fumatori a smettere” e ha ricordato come “la scorsa campagna Stoptober per la prima volta ha evidenziato il ruolo dell’ecigarette per la cessazione“. “Le evidenze dimostrano – ha dichiarato il ministro – che le sigarette elettroniche hanno aiutato migliaia di persone a smettere di fumare“.
Il suo non è però stato un endorsment a tutto tondo verso lo strumento di riduzione del danno. “Vogliamo utilizzare le opportunità offerte dai nuovi prodotti come le ecig per aiutare i fumatori a smettere, – ha detto Brine – senza però perdere di vista il messaggio principale: la cosa migliore è la cessazione“. E, incalzato da un parlamentare sulla pericolosità della nicotina, rispetto alla combustione, ha risposto: “Certamente le sigarette causano il danno maggiore“. E, riferendosi ai prodotti a rischio ridotto, ha dichiarato: “Ne sappiamo molto, ma c’è anche molto che non sappiamo. Alcuni dicono che non facciamo abbastanza per promuovere le sigarette elettroniche e i nuovi prodotti, altri dicono che facciamo troppo, come per la campagna Stoptober. Questo mi fa pensare che siamo nel giusto“.
Un altro parlamentare, citando un articolo comparso sul Guardian, ha parlato di un particolare produttore di tabacco che avrebbe contattato il personale del Servizio sanitario nazionale, suggerendo il suo prodotto come aiuto per i fumatori. “Farete qualcosa?“, ha chiesto il parlametare. “Lo abbiamo già fatto – è stata la risposta del ministro – La mossa di Philip Morris International è totalmente inappropriata“. E poi ha rivelato di aver inviato all’azienda una lettera in cui contestava le pubblicità di Iqos.
Per il resto Steve Brine può tirare un bilancio più che positivo. Come testimoniato dal recente rapporto “Statistics on smoking, England: 2018”, il tasso dei fumatori nel Paese continua a diminuire, si è introdotto il divieto di fumo in tutte le carceri (in molte è stata introdotta l’ecig) e si sono registrati successi fra molte categorie a rischio, come quella delle persone con psicopatologie. “La nostra è una delle leggi più restrittive al mondo, – ha sottolineato il ministro – non abbiamo bisogno di nuove regolamentazioni“. Ma non mancano gli impegni per il futuro. Si continuerà a investire sulla prevenzione e a rafforzare le autorità sanitarie locali che lavorano sul territorio. Si porrà particolare attenzione a fumo e donne incinte e si continueranno ad aumentare le tasse sul tabacco, rendendo fumare più costoso.
Il tabacco – ha concluso Brine – è il principale assassino nel nostro Paese, causa di tumori, di disuguaglianze sanitarie fra ricchi e poveri e di ingiustizie“. E crede che il Tobacco Control Plan rappresenti lo strumento giusto per sconfiggerlo.

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