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Liquidi per sigarette elettroniche: scatta l’obbligo del codice Ufi in etichetta

L'identificatore unico di formula è un codice alfanumerico di 16 caratteri che riconoscerà in modo univoco una miscela pericolosa utilizzata da un'azienda.

Dal prossimo anno ci sarà un’importante novità a livello comunitario in merito all’etichettatura dei prodotti contenenti miscele pericolose. Sarà infatti obbligatorio per tutti i Paesi del SEE (Comunità europea più Islanda, Liechtenstein e Norvegia) apporre sull’etichetta di questa tipologia di prodotti un nuovo elemento: il codice UFI.
Acronimo di Unique Formula Identifier o identificatore unico di formula, è un codice alfanumerico di 16 caratteri che identificherà in modo univoco una miscela pericolosa utilizzata da un’azienda. Fino ad oggi la notifica e la registrazione di questo tipo di miscele era appannaggio dei singoli Istituti Superiori di Sanità degli stati membri; a partire dal 2020 invece, secondo scadenze ben precise, tale notifica andrà fatta obbligatoriamente ai PCN (Poison Centres Notification) secondo il nuovo formato stabilito dall’ECHA European Chemicals Agency. Il codice alfanumerico dovrà essere presente sull’etichetta del “prodotto pericoloso” e, qualora ci fossero prodotti non etichettati, dovrà essere riportato sulla scheda dei dati di sicurezza. Secondo le specifiche dell’ECHA, l’UFI è diviso in quattro blocchi, separati ciascuno da un trattino e, sebbene non siano indicati requisiti specifici in merito al tipo e alla dimensione del carattere da utilizzare, è importante che l’UFI sia posizionato in modo da essere facilmente localizzabile, visibile e leggibile. Per creare un Identificatore unico di formula è necessario il numero di formulazione specifico della miscela stessa e il numero di partita IVA aziendale. Con questi due elementi sarà possibile generare il codice UFI richiesto utilizzando l’apposito strumento online presente sul sito dell’ECHA (poisoncentres.echa.europa.eu/it/ufi-generator). Ovviamente è data la possibilità alle aziende di implementare un generatore di codice UFI aziendale all’interno del proprio sistema informatico, previa consultazione del manuale dello sviluppatore UFI dell’ECHA.

Le scadenze per l’obbligatorietà del codice UFI variano a seconda dell’impiego della miscela:

  • 1 gennaio 2020 miscele per utilizzo al dettaglio da parte dei consumatori finali;
  • 1 gennaio 2021 miscele per utilizzo professionale;
  • 1 gennaio 2024 miscele per utilizzo industriale.

Ma in che modo il codice UFI interesserà anche il mondo delle e-cig?
Secondo il regolamento sulla classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio (CLP) n. 1272/2008, rientrano tra le cosiddette miscele pericolose tutte le formulazioni con nicotina, con livelli di pericolosità specifici in base alla percentuale della stessa all’interno della miscela.
Per quanto riguarda i liquidi per sigaretta elettronica, il decreto legislativo 2014/40/EU dell’Unione Europea (TPD) stabilisce una concentrazione massima di nicotina del 2% all’interno dei flaconi, i quali devono avere una capienza massima di 10 ml. Secondo la classificazione del CLP i liquidi per sigaretta elettronica ricadono dunque nelle ultime due fasce di pericolosità, ovvero “tossico se ingerito” per concentrazioni di nicotina tra l’1% e il 2% e “nocivo se ingerito” per concentrazioni tra 0,15% e l’1%. Di conseguenza tutti i liquidi per sigaretta elettronica con un livello di nicotina superiore a 1,5 mg/ml, dal 1 gennaio 2020 saranno soggetti alla nuova normativa che prevede l’aggiunta del codice UFI in etichetta. Saranno ovviamente esclusi ed esenti dall’etichettatura UFI i liquidi con un valore di nicotina inferiore a 1,5 mg/ml e tutte le altre miscele prive di nicotina e gli aromi.

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