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Danimarca, il divieto sugli aromi per sigarette elettroniche si tinge di giallo

Il quotidiano che ieri aveva dato notizia del passo indietro del governo, rettifica: il Ministero della salute continua a lavorare alla misura.

Sembrava chiusa ieri la questione del divieto sugli aromi per sigarette elettroniche voluto dal governo danese. E invece no. Proprio il quotidiano Jyllands Posten, che ieri aveva diffuso la notizia che la misura restrittiva era rinviata sine die a causa del parere negativo della Commissione europea, in serata ha pubblicato un aggiornamento. Dopo la pubblicazione dell’articolo, scrive il giornale danese, “il Ministro della salute ha dichiarato di non ritenere che il parere della Commissione si applichi alle sigarette elettroniche. Il Ministero, quindi, continuerà a lavorare per proibire gli aromi nelle sigarette elettroniche entro il 1° aprile 2021”. Secondo le autorità della Danimarca, continua il Jyllands-Posten il documento europeo riguarda invece alle pipe ad acqua e al tabacco da masticare e per questi strumenti il previsto divieto sugli aromi è rimandato a data da destinarsi.
Una interpretazione che lascia un po’ perplessi, visto che il parere della Commissione segnalava che la bozza danese, così come formulata contravveniva agli articoli 7(1) e 7(12) della Direttiva 2014/40, la cosiddetta Tpd. Gli articoli dicono testualmente che “Gli Stati membri vietano l’immissione sul mercato dei prodotti del tabacco con un aroma caratterizzante” (7.1) e che “I prodotti del tabacco diversi dalle sigarette e dal tabacco da arrotolare sono esonerati dai divieti di cui ai paragrafi 1 e 7. La Commissione adotta atti delegati conformemente all’articolo 27 per revocare tale esenzione per una particolare categoria di prodotto qualora intervenga un mutamento sostanziale della situazione, attestato da una relazione della Commissione” (7.12).
Insomma, la dichiarazione del Ministro della salute danese, riportata dal Jyllands-Posten, sembrerebbe non trovare un solido fondamento e il mondo del vaping europeo rimane col fiato sospero, in attesa di ulteriori delucidazioni. Ad ogni modo le associazioni dei consumatori, la danese Dadafo e l’europea Ethra, fanno sapere che non hanno nessuna intenzione di abbandonare la lotta per il diritto all’accesso a prodotti con nicotina a rischio ridotto.

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