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Torino-Roma in bicicletta, missione compiuta: Roccatti ricevuto dall’Istituto superiore di sanità

Dopo 700 chilometri in quattro giorni, il presidente di Anafe-Confindustria ha consegnato all’Iss le cinquanta ricerche scientifiche indipendenti che evidenziano il ruolo della sigaretta elettronica come strumento a rischio ridotto.

Missione compiuta. Dopo 700 chilometri percorsi in bicicletta in quattro giorni, Umberto Roccatti (presidente Anafe-Confindustria) ha consegnato all’Istituto superiore di sanità le cinquanta ricerche scientifiche indipendenti che hanno evidenziato il ruolo della sigaretta elettronica come strumento a rischio ridotto. Partito nella mattinata di domenica da Torino, ha pedalato per mezza Italia facendo tappa a Rapallo (Ge), Cecina (Li) e Tarquinia (Vt) con una chiavetta Usb in tasca. La stessa chiavetta che alle ore 12,33 di mercoledì 16 settembre è stata consegnata nella mani di Anna Mirella Taranto, capo ufficio stampa dell’Iss. Nel pomeriggio Roccatti fornirà una copia del file anche ai maggiori organi di stampa nazionali e alle istituzioni coinvolte nel processo decisionale e regolatorio sui prodotti liquidi da inalazione. Ma il primo interlocutore non poteva che essere l’organismo preposto al controllo e alla vigilanza in materia sanitaria nazionale. “Tanti ministeri della salute nel mondo – ha detto Roccatti alla rappresentante dell’Iss – hanno già preso la sigaretta elettronica per quei fumatori che non vogliono o non riescono di fumare come una via di benessere e miglioramento della qualità della vita. Speriamo che la esaminiate anche voi e iniziamo un dialogo più costruttivo”.
La strada è ancora lunga – ha aggiunto ai microfoni di Sigmagazine a margine della consegna – ma bisogna iniziare con un dialogo giusto. Riteniamo che se si vuole parlare di sigaretta elettronica occorre prende tutti gli studi che ci sono e guardarli a trecentossessanta gradi. Non prenderne un estratto negativo e poi ribaltare la notizia pruriginosa”. L’iniziativa Ride4Vape promossa da Anafe Confindustria è stata supportata dalla Lega Italiana Anti Fumo (Liaf) che ormai da anni fa ricerca sui prodotti liquidi da inalazione e organizza campagne mediatiche di sensibilizzazione contro il tabagismo. Secondo l’Oms, il fumo rappresenta la seconda causa di morte al mondo e la principale causa di morte evitabile: quasi 6 milioni di persone perdono la vita ogni anno per i danni da fumo e tra le vittime quasi 1 milione sono non fumatori esposti al fumo passivo. Solo in Italia, si stima che il fumo sia la causa di oltre 80mila decessi annuali: ci sono 11 milioni di fumatori, che corrispondono al 21% della popolazione. Ogni anno, nel nostro Paese, muoiono fra le 73.000 e le 80.000 persone per malattie legate al fumo. Secondo i dati presentati in occasione del World No Tobacco Day 2020, durante il lockdown, si è registrata in Italia una diminuzione del numero di fumatori dell’1,4%, cioè 630.000 fumatori in meno e una riduzione della vendita di sigarette del 4,2%. Sempre durante il lockdown, è stato registrato +1% di consumatori di sigarette elettroniche e, in generale, per la prima volta nel 2019, il numero dei fumatori è sceso sotto il 19%.

Di seguito, le prime parole di Umberto Roccatti arrivato all’Istituto superiore di sanità (per vedere invece qui il momento della consegna occorre essere registrati a Facebook)

 

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