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Europarlamentari italiani interrogano Commissione su sigaretta elettronica e Scheer

Fiocchi, Sardone e Patriciello chiedono di valutare il ruolo delle e-cig come strumento di riduzione del danno da fumo e aiuto alla cessazione. L'iniziativa fa seguito all'incontro avvenuto con associazione italiana consumatori Anpvu.

È stata depositata questa mattina l’interrogazione scritta alla Commissione europea sul parere presentato dal Comitato scientifico per la salute, l’ambiente e i rischi emergenti (Scheer) sullle sigarette elettroniche e sul ruolo di queste ultime in generale come strumento di riduzione del danno da fumo e come ausilio alla cessazione. A firmarla tre europarlamentari italiani: Pietro Fiocchi del Partito dei conservatori e riformisti europei (eletto nelle liste di Fdi), Silvia Sardone del gruppo Identità e Democrazia (eletta nella Lega) e Aldo Patriciello del Partito popolare europeo (eletto in Fi).
Nel testo dell’interrogazione, intitolata “Riconoscimento del rischio ridotto associato allo svapo rispetto al tabacco tradizionale” i rappresentanti italiani esprimo perplessità sul documento dello Scheer, notando che non riconosce “il potenziale dello svapo come consumo con un rischio inferiore rispetto alle sigarette tradizionali”, nonostante le prove scientifiche esistenti. I tre chiedono inoltre alla Commissione se intenda includere il ruolo della sigaretta elettronica come strumento di riduzione del danno e di prevenzione nel suo rapporto sulla Tpd e se intende sostenere il vaping dal punto di vista normativo.
Nei mesi scorsi sia Pietro Fiocchi, promotore dell’interrogazione, che Aldo Patriciello avevano incontrato le delegazioni dell’associazione italiana dei consumatori di prodotti del vaping Anpvu per uno scambio di vedute che entrambe le parti avevano giudicato fruttuoso e importante. Probabilmente i parlamentari italiani hanno ascoltato e fatto proprie le ragioni dei consumatori.

Ecco il testo dell’interrogazione scritta alla Commissione europea:

Riconoscimento del rischio ridotto associato allo svapo rispetto al tabacco tradizionale
Entro il 20 maggio 2021, la Commissione europea presenterà una relazione sull’applicazione della Direttiva sui prodotti del tabacco 2014/40/UE. In preparazione di questo, la Commissione ha richiesto un parere scientifico sulle sigarette elettroniche (e-cig) da parte del Comitato scientifico per la salute, l’ambiente e i rischi emergenti (SCHEER), che è stato pubblicato il 29 aprile 2021. Nonostante le prove esistenti – incluso il recente Eurobarometro che riporta una chiara prova della percezione dei cittadini dell’Ue sul ruolo dello svapo nella cessazione del fumo – il potenziale dello svapo come consumo con un rischio inferiore rispetto alle sigarette tradizionali non è ancora riconosciuto.

Come vede la Commissione il fatto che SCHEER non consideri lo svapo uno strumento a minor rischio rispetto alle sigarette tradizionali?

Intende la Commissione includere il ruolo dell’e-cig come strumento di riduzione del danno da tabacco nella cessazione del fumo e nella prevenzione nell rapporto sull’applicazione della Direttiva sui prodotti del tabacco?

La Commissione garantirà che questa riduzione del rischio associata all’e-cig rispetto alla sigaretta tradizionale si rifletta nelle sue politiche e attraverso proposte legislative che differenziano i due prodotti, sostenendo lo svapo anche dal punto di vista normativo?

English version
Recognition of reduced risk associated to vaping compared to traditional tobacco
Rule 138
By 20 May 2021, the European Commission will present a report on the application of the Tobacco Products Directive 2014/40/EU. In preparation of this, the Commission requested a scientific opinion on electronic cigarettes (ecig) by the Scientific Committee on Health, Environmental and Emerging Risks (SCHEER), which was published on 29 April 2021. Despite existing evidence – included the recently published Eurobarometer reporting clear evidence  of EU citizens’ perception about vaping role in smoking cessation – the potential of vaping as consumption with lower risk than traditional cigarettes is still not  acknowledged.
How does the Commission see the fact that SCHEER does not consider vaping   as a tool with lower risk compared to traditional cigarettes?
Does the Commission intend to include the role of ecig  as a tobacco harm reduction tool in smoking cessation and prevention in the report on the application of the Tobacco Products Directive?
Will the Commission  ensure  that this reduced risk associated to  ecig compared to traditional cigarette is reflected in its policies and through legislative proposals that differentiate  the two products, with a support for vaping also from a regulatory  point of view?

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