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Lotta al fumo, il sessuologo Jannini: “Perseguire strategia della riduzione del rischio”

"È un tema gigantesco: da un parte ci sono i 'talebani' che vogliono mettere la testa sotto la sabbia, dall'altra ci sono scienziati che dati alla mano dicono è una strategia che può aiutare".

Agli irriducibili che non smetterebbero mai di fumare “dobbiamo proporre delle soluzioni come, ad esempio, una strategia di riduzione del rischio. È un tema gigantesco dove si contrappongono due fronti opposti della medicina: da un parte i ‘talebani’ che vogliono mettere la testa sotto la sabbia e scotomizzare il fatto che ci sono persone che non cambiano lo stile di vite, dall’altra ci sono scienziati che con dati alla mano dicono la riduzione del rischio è una strategia che può aiutare. Ovvero, è indubitabile che c’è la necessità di abolire la dipendenza dal tabacco, ma se non è possibile riduciamo il rischio“. Lo ha detto ai taccuini di AdnKronos Salute Emmanuele A. Jannini, professore di Endocrinologia e Sessuologia medica all’Università Tor Vergata di Roma già componente del Comitato Scientifico Internazionale per la ricerca sulle sigarette elettroniche, commentando lo Europe’s Beating Cancer Plan, il piano europeo per sconfiggere il cancro, presentato dalla Commissione europea. Ho recentemente pubblicato un articolo scientifico sul tema della riduzione del rischio, in particolare del fumo – sottolinea – Si dice che questo sia il peggior nemico della salute sessuale e riproduttiva, quindi da specialista dico che si deve assolutamente smettere”. Per far capire cosa significa ridurre i rischi, Jannini prende a modello il regime alimentare. “In molti prodotti è stato limitato l’impiego di zuccheri e grassi“, ma “non è che sono stati eliminati dal giorno alla notte perché si è visto che era impossibile. Così si può fare anche con i prodotti del tabacco“. E gli esempi continuano tirando in ballo la pandemia da covid. “Sappiamo tutti che le mascherina oggi serve per la prevenzione dell’infezione da Covid, ma questo è un errore semantico. L’unica strategia di prevenzione è stare a casa. La strategia di prevenzione del Covid è l’immobilismo assoluto, ma questo non possiamo farlo perché la nostra vita è fatta di relazioni, ed ecco che usiamo la mascherina come un dispositivo che riduce il rischio. Questo accade anche con l’uso di prodotti a base di tabacco riscaldato o con le bevande a più bassa quantità di alcol o, come ho detto prima, con cibi che contengono pochi grassi. Sono d’accordo con quanto vuole fare la Commissione europea con il Piano per battere il cancro, ma occorre che ci si confronti con chi ha prodotto dei risultati scientifici che dimostrano come usando la sigaretta elettronica o i dispositivi a tabacco riscaldato – conclude Jannini – si riduce del 95% l’assunzione di sostanze tossiche. Come sessuologo credo che questa sia la strategia da seguire“.

 

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