Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Sistemi aperti, negozi specializzati e liquidi fruttati: il vaping in Sud Africa

Un'indagine dell'associazione consumatori Vaping saved my life delinea il ritratto dell'utilizzatore di sigaretta elettronica nel Paese.

Prevalentemente maschio, ex fumatore e di età compresa fra i 31 e i 40 anni. È il ritratto del vaper sudafricano che emerge dal sondaggio annuale condotto dall’associazione locale dei consumatori Vaping saved my life. L’indagine ha chiesto agli utilizzatori di sigarette elettroniche quale era la loro storia, la loro esperienza e le loro opinioni tramite un formulario online consultabile sul sito dell’associazione e diffuso tramite social media. Il sondaggio era indirizzato esclusivamente agli utenti del Sud Africa ed è rimasto aperto per 50 giorni, dal 28 febbraio al 18 aprile del 20021.
A rispondere è stato un totale di 2176 svapatori: il 76% era composto da maschi, il 23,4% donne, mentre lo 0,6% si è identificato come non-binario. La fascia di età più rappresentata, come detto, era quella dei 31-40enni con 776 partecipanti. Con un buon distacco seguivano i 41-50enni (403 partecipanti), i 26-30enni (259), i 19-21enni (168) e i 51-60enni (125). Le età con meno partecipanti sono state quelle agli estremi dello spettro: 59 persone avevano più di 60 anni e 28 erano minorenni (fra i 15 e i 18 anni). La stragrande maggioranza dei vaper aveva alle spalle un passato da fumatore. Il 94,8% infatti usava tabacco tradizionale, il 76,6% ne aveva iniziato l’uso a 18 anni o prima e un buon 82,5% aveva già tentato di smettere di fumare. Oltre la metà (55%) aveva fumato per più di 10 anni (il 70% superando le 10 sigarette al giorno), mentre il 34,3% lo aveva fatto per 2-10 anni e solo l’11,7% per meno di due anni.
Ma veniamo ai motivi che hanno spinto i partecipanti al sondaggio a passare alla sigaretta elettronica e alle loro abitudini di consumo. Il 75,5% ha iniziato a svapare per smettere di fumare o per ridurre il numero di sigarette tradizionali. Il 78,7% dei partecipanti si dichiara un vaper esclusivo, cioè che ha cessato completamente il consumo del tabacco combusto, e il 68,9% di questi svapa da più di un anno. Per gli acquisti i negozi specializzati sono il canale preferito anche in Sud Africa: l’83% si rifornisce da loro. Il 63,8% dichiara di aver comprato dei prodotti per il vaping online. Una maggioranza significativa dei consumatori, l’81%, ritiene infine che i minori di 18 anni non dovrebbero avere accesso alle e-cigarette. Ricordiamo che l’associazione dei produttori sudafricana Vpsa si è fatta promotrice di una iniziativa in questo senso, in assenza di una legge che preveda un divieto per i minori.
I liquidi preferiti, qui come altrove, sono quelli fruttati (40,3%), seguiti dai cremosi (21,1%) e dai gusti composti (20,7%). È solo il 4,1% dei partecipanti a consumare liquidi al tabacco. Proprio per questo l’89% ritiene importante la presenza di aromi, intesi come gusti, nei liquidi per sigaretta elettronica. Quasi la metà dei consumatori, il 48,3%, ha ridotto nel tempo la concentrazione di nicotina nei liquidi. Il 35,1%, invece, l’ha lasciata invariata, mentre il 16,6% l’ha aumentata. Similitudini con gli altri consumatori di tutto il mondo anche per quanto riguarda i dispositivi utilizzati. Il 71,9% dei sudafricani preferisce i sistemi aperti con tank ricaricabile e il 19,6 sistemi a pod, sempre ricaricabili. L’uso di altri device è piuttosto residuale: il 67% predilige le mod meccaniche, l’17% pod precaricate e le 0,2 sistemi usa e getta.
Vaping saved my life ha anche sondato le opinioni dei consumatori su alcuni temi. Così ha scoperto che il 97,5% dei vaper considera lo svapo con nicotina un’alternativa più sicura al fumo e l’86,4% dichiara che questi prodotti hanno migliorato la sua salute. L’85,3%, poi, crede che il grande pubblico non comprenda le sigarette elettroniche e, per il 90,3%, i media hanno avuto il ruolo principale nel creare confusione intorno a questi strumenti.

Articoli correlati