© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Se i legislatori adottassero politiche favorevoli alla sigaretta elettronica sarebbe possibile salvare un numero di persone pari a cinque volte la popolazione di Berlino. È il messaggio con cui il Vape Bus della World Vapers’ Alliance è giunto nella capitale tedesca, quarta tappa del tour europeo partito a fine agosto da Barcellona e giunto in Nord Europa dopo le “fermate” di Milano e Monaco di Baviera.
Parcheggiato nel piazzale di uno dei più famosi, frequentati (e raffinati) centri commerciali della città – il Boulevard Berlin – l’autobus nei colori sgargianti blu e lilla è stato per un giorno il punto di ritrovo dei Dämpfer (gli svapatori tedeschi), ma anche di cittadini comuni incuriositi dall’iniziativa.
Il messaggio basato sui 3 milioni e 700 mila abitanti della capitale ha stuzzicato i berlinesi. Rendere concreta a livello cittadino la stima di 19 milioni di vite europee salvabili con politiche coraggiose a favore della riduzione del danno, con cui la WVA ha battezzato la sua iniziativa itinerante, serve a coinvolgere tutti coloro (e sono ancora tanti) che ignorano i minori rischi legati al vaping rispetto al fumo. Così, di fronte ai volontari dell’associazione, si sono succeduti svapatori abituali ma soprattutto cittadini comuni e fumatori, ai quali sono state illustrate le potenzialità dell’ecig come supporto per ridurre prima e cessare poi la dipendenza dalla sigaretta tradizionale.
Il luogo scelto – un centro commerciale – non era politicamente simbolico, ma indicativo dell’obiettivo che questo tour europeo si propone, almeno in terra tedesca: dialogare con le persone più che con il mondo politico. Per questo il Vape Bus si è posizionato in una delle aree commerciali più frequentate della città, situata nel quartiere occidentale di Steglitz, noto per la sua “Shopping Meile” (la Schlossstrasse, vera e propria Mecca degli acquisti) e non in una delle piazze simbolo del potere politico, alla Cancelleria o di fronte al Parlamento.
D’altronde proprio dal mondo politico tedesco sono arrivati recentemente segnali deludenti, nonostante la Germania sia uno dei Paesi europei in cui il numero dei vapers è fra i più alti e il settore produca il più alto fatturato continentale. Proprio in chiusura di legislatura, il bundestag ha approvato l’introduzione di una tassa sui liquidi dell’ecig che assomiglia a una vera e propria stangata: quando sarà a pieno regime (nel 2026) un flacone da 10 millilitri sarà tassato di 3,2 euro. Una decisione voluta dal ministro delle Finanze Olaf Scholz, ma sulla quale il suo collega della Salute (Jens Spahn) non ha battuto ciglio, mortificando i tanti medici e operatori che negli ultimi anni hanno aperto il dibattito sul vaping nel mondo sanitario.
Ecco che le tappe tedesche, e quella a Berlino in particolare, assumono un valore doppio. Da un lato la politica, che quando agisce in concreto produce leggi che di fatto penalizzano gli svapatori, spingendo gli ex fumatori a tornare alla più dannosa sigaretta tradizionale; dall’altro i cittadini, ai quali va fornita quell’informazione corretta che non giunge dai canali ufficiali, né politici né mediatici.
“È sorprendente quante poche persone sappiano che il rischio del vaping sia di gran lunga inferiore rispetto a quello del consumo di sigarette tradizionali – ha scritto su twitter un’autorità in Germania sulle politiche di riduzione del danno come Heino Stöver, direttore dell’istituto sulle dipendenze di Francoforte – per questo il Vape Bus, oggi giunto a Berlino, rappresenta una buona iniziativa della World Vapers’ Alliance”.
Dopo Berlino l’autobus prosegue il suo viaggio europeo. In vista due tappe sensibili: Bruxelles, capitale dell’Unione Europea che dibatte il nuovo piano anticancro, e Londra, cuore di quella Gran Bretagna all’avanguardia nell’impiego della sigaretta elettronica nelle politiche di riduzione del danno.